Benedict Cumberbatch punta agli Oscar del 2022 grazie la ruolo del burbero cowboy represso in The Power of Dog di Jane Campion, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita il 1 dicembre su Netflix. Nella pellicola Benedict interpreta il carismatico allevatore Phil Burbank, che incute paura e rispetto al solo sguardo. Quando il fratello porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi. Del giovane.
Intervistato da Sky News, il divo inglese ha così affrontato il tema della mascolinità tossica, mai come in questo momento finalemente centrale. “Dobbiamo correggere il comportamento degli uomini“, ha esordito Cumberbatch. “Sollevare un po’ il cofano del motore”. “In un mondo che mette in discussione e sottolinea le inadeguatezze dello status quo e del patriarcato è ancora più importante. Da parte degli uomini c’è ancora oggi questa negazione, questa sorta di infantile posizione difensiva secondo cui ‘non tutti gli uomini’ sarebbero ‘cattivi’, ma no, noi dobbiamo solo stare zitti e ascoltare”. “L’abuso non viene riconosciuto abbastanza“, ha proseguito il celebre Doctor Strange della Marvel, “ma noi uomini dovremmo fare quello che fa il film, ovvero esaminare le ragioni dietro questi comportamenti oppressivi per aggiustarci“.
Ecco perché affrontare il tema della mascolinità tossica, sottolinea Cumberbatch, è fondamentale. “È come con la salute mentale, sono cose che hanno ancora uno stigma. C’è bisogno di parlarne, di affrontarle, scriverne e ricevere aiuto. Finché non ci sarà parità di retribuzione, parità di ogni tipo, dobbiamo ancora fare questo tipo di conversazioni“.
Quasi 30 anni fa, era il 1993, Jane Campion diventava la prima regista donna a vincere una Palma d’Oro al Festival di Cannes con Lezioni di Piano, capolavoro assoluto. Solo nel 2021 quel primato è finalmente caduto, grazie alla Palma d’Oro assegnata a Titane e a Julia Ducournau, seconda regista a riuscire nell’impresa. Una fonte d’ispirazione per centinaia di registe, con l’autrice neozelandese che vinse anche l’Oscar per la sceneggiatura originale con il medesimo film, premiato nel 1994 con altre due statuette alle attrici Holly Hunter ed Anna Paquin. Il Potere del Cane ha vinto il Leone d’argento – Premio speciale per la regia alla alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
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