Dopo aver momentaneamente ceduto alla pressione internazionale sulla pena di morte per i gay, il Brunei dovrebbe anche “immediatamente abrogare il suo codice penale appena emanato“, come tuonato nelle ultime ore da Human Rights Watch (HRW).
All’inizio del 2019, il Brunei è stato sottoposto a controlli e critiche internazionali sul suo nuovo codice penale, orientato alla Sharia. Al suo interno la lapidazione per gli omosessuali, la fustigazione pubblica per aborti, adulterio o stupro, ma anche 40 frustate per le donne accusate di aver praticato sesso lesbico. Una pratica fino ad oggi poco conosciuta e sui media raramente denunciata. Eppure l’orrore coinvole anche le donne lesbiche.
A inizio maggio il sultano Hassanal Bolkiah, travolto dalle critiche e dal boicottaggio che ha riguardato i suoi hotel di lusso, ha annunciato la sospensione per la pena di morte per i gay. Una ‘moratoria sulla pena capitale’, ma Human Rights Watch ha giustamente sottolineato come quella stessa moratoria sia soggetta a capricci politici, tanto da poter essere revocata in qualsiasim momento. HRW ha scritto una lettera aperta al Sultano, pubblicando un raporto che illustra tutte le violazioni dei diritti umani presenti nell’agghiacciante nuovo codice penale.
Il Sultano detiene il potere assoluto in Brunei, quindi la responsabilità per questo abominevole codice penale ricade direttamente sulle sue spalle. Il nuovo codice penale del Brunei è un multiforme assalto ai diritti umani fondamentali. Il sultano dovrebbe revocare questa legge e rispettare la sua promessa di rispettare i diritti umani.
Così ha tuonato Phil Robertson, vice direttore Asia di Human Rights Watch, che ha evidenziato numerose disposizioni che violano il diritto alla vita, attraverso tortura e altri maltrattamenti, negando la libertà di espressione, la privacy, avallando la libertà alla discriminazione. E non è finita qui, perché secondo HRW, la tanto discussa legge ha mantenuto la pena di morte per il sesso gay consensuale privato.
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Questo suino non ha ispirato il codice penale del suo Sultanato alla " legge islamica" ; come in Hachek , Iran e Saudi Araby , ha riportata pari pari la Shaharia .