Battaglia a colpi di tweet tra Armie Hammer e alcuni utenti critici rispetto al film italiano “Chiamami col tuo nome”, accusato di depravazione e persino pedofilia.
Nel lungometraggio di Luca Guadagnino, Armie Hammer, già visto nei panni dell’amante di Leonardo DiCaprio in J.Edgar, interpreta uno studente 24enne che ammalia il figlio 17enne del professore con cui sta facendo il dottorato.
Un rapporto impari la cui carica erotica e sentimentale a tratti si scioglie e a tratti resta violentemente sotto traccia, costruendo un’esperienza che forgerà la crescita dell’acerbo Elio Perlman, interpretato da Timhotée Chalamet.
L’attrazione tra due protagonisti, di cui un minorenne, ha sollevato diverse polemiche, tra cui alcuni attacchi su Twitter che hanno accusato il film di pedofilia. Alcuni di questi tweet però hanno ricevuto pronta replica dall’attore americano:
“Wow, hai recitato in un film sulla pedofilia? Sei un pedofilo? Promuovi questa depravazione? Una volta ero un tuo fan”
“Lo sai che vivi in uno stato dove l’età del consenso per un rapporto sessuale è 16 anni vero? Ok, ora stai zitto”.
You do know that you live in a state where the age of consent is 16, right….? Ok. Now shut up.
— Armie Hammer (@armiehammer) October 7, 2017
Tra i detrattori della pellicola anche il collega James Woods, non nuovo a uscite omofobe, a cui Armie Hammer dedica la risposta definitiva:
“Ecco come si sbarazzano dell’ultima barriera di decenza”.
“Non sei uscito con una 19enne quando avevi 60 anni?”.
© Riproduzione RiservataDidn’t you date a 19 year old when you were 60…….?
— Armie Hammer (@armiehammer) September 11, 2017
Più che altro che noia di film sempre trito e ritrito sto minestrone rancido riscaldato della storia dell’educazione sentimentale dell’adolescente bello e dannato devastatingly beautiful che seduce a colpi di eccessi ormonali l’adulto di turno.
solo per curiosità (davvero senza nessuna volontà di provocazione) per caso l’hai visto? È davvero così banale? Mi incuriosisce ma tanto dalle mie parti non passerà mai…
Al festival di Berlino. Una domanda se posso io a Lei. Ho l’impressione che la linea editoriale di questo sito sul cinema sia “parla di gay allora è un capolavoro”. Lei cosa ne pensa?
Un pò è vero… ma capisco anche la linea “facciamo casino” purchè si sappia che esistiamo, ad ogni modo spero di farmi presto un’opinione su questo film, il trailer mi sembrava intrigante.
Mi sappia dire. Forse sono io fuori moda con i miei gusti per il cinema ma se ha visto i numeri degli spettatori il calo è spaventoso meno 15% nel 2017 e abbiamo perso un’intera fascia dai 14 ai 25 anni che non vanno più al Cinema. A me non stupisce l’offerta è nulla le.idee poche e mal gestite.
Eccomi… Finalmente l’ho visto, ieri sera a Milano.
Ho trovato molto bravi gli attori, soprattutto quello che interpreta Elio, l’irruenza tipica dei 17 anni e la sua ossessione, erano resi davvero bene. Ho amato la colonna sonora e anche l’ambientazione anni 80 (senza whatsapp, per capirsi).
Non ho trovato troppo azzeccati i dialoghi e le situazioni (alcune sono proprio buttate là) ma è comunque (a mio parere) reso bene il sentimento che lega i due protagonisti.
Splendidi i genitori di Elio, il discorso finale del padre è stato davvero toccante. Dopo di chè ho scoperto che il libro è esaurito in quasi tutte le librerie di Milano… buona visione a tutti, mi farebbe piacere leggere altri pareri.
Infatti sempre trito e ritrito, vuoi mettere con un bel drammone col binomio omosessuale + AIDS tanto per cambiare.