Pochi giorni fa Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli di Milano, era in diretta con Radio Radicale per raccontare la vicenda sanitaria di suo padre e di sua mamma, affetti da Covid-19, l’analisi del contagio avvenuto in famiglia e le responsabilità politiche della gestione dell’emergenza. Due giorni fa Luca era allettato, con febbre e polmonite interstiziale e tampone incredibilmente negativo, ma nelle 24 ore successive la situazione è precipitata, come confessato dallo stesso Paladini su Facebook:
Purtroppo nelle ultime 36 ore il mio quadro clinico è decisamente peggiorato. Sono ricoverato all’ospedale San Carlo con la maschera dell’ossigeno. Non so cosa mi aspetta ma non sta esattamente andando tutto bene.
A Luca va tutta la nostra vicinanza, di tutta la redazione, così come al suo compagno, da giorni con febbre alta e a rischio positività. I Sentinelli di Milano, per i pochi che non lo sapessero, nascono nel 2014 tra il serio e il faceto per contrapporsi a tutti i soprusi, discriminazioni e violenze che colpiscono la vita di molti: dagli omosessuali ai migranti, dalle vittime di stalking alle vittime di razzismo, dalle donne ai malati desiderosi di un fine vita dignitoso.
Negli ultimi anni i Sentinelli di Milano hanno radunato nelle piazze e sul web migliaia di persone, con lo scopo di riscoprire il valore della partecipazione civile nel creare una società inclusiva. La loro storia è sbarcata anche in libreria con “I Sentinelli. Che fretta c’era?” (Edizioni Tlon), dove hanno raccontato il mondo come lo vorrebbero e come stanno contribuendo a costruirlo: pieno di colori.
Forza Luca.
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Nei limiti di ogni forma di riservatezza , prego tenerci informati sullo stato di salute del caro Luca. Tout de bon, Luca !