La castità – Ha chiarito la sua posizione sulla castità, Rosario Crocetta, neoeletto governatore gay della Sicilia. "Basta col sesso nel caso fossi stato eletto? Ma quelle cose non le ho dette io, le ha tirate fuori Klaus Davi", ha affermato l’ex sindaco di Gela conversando con i cronisti che gli ricordavano quella promessa fatta in campagna elettorale. "Non penso di sposarmi come Vendola", ha poi aggiunto.
All’estero – L’esponente del PD è diventato fra ieri e oggi una vera star ^f1sui quotidiani esteri che si sono meravigliati di come la Sicilia, che agli occhi del mondo è sempre stata dipinta come tradizionalista e retrograda, abbia eletto un gay dichiarato. Il britannico Times, in uno speciale firmato da James Bone, elogia il politico siciliano per il suo impegno antimafia: "La Sicilia elegge il suo primo governatore apertamente gay mentre il partito di Silvio Berlusconi prende una stangata alle elezioni regionali. Rosario Crocetta, che si è fatto conoscere come sindaco anti-mafia di Gela. Crocetta vive sotto scorta dopo essere scampato a tre tentativi di assassinio compreso uno in cui un boss della mafia è stato intercettato chiedendo l’eliminazione del ‘comunista gay’". Il francese Le Monde dipinge Crocetta come un politico dal profilo atipico", che "ha ottenuto un risultato sorprendente". Anche per lo spagnolo El Pais, "Crocetta è un precursore, non solo per essersi opposto frontalmente a Cosa Nostra nel suo feudo ma anche per essere il primo politico italiano ad aver dichiarato la propria omosessualità".
Felicità in Arcigay – Parole di elogio anche da Arcigay. Secondo il ^rf2presidente nazionale Paolo Patanè "ancora una volta le urne premiano la visibilità omosessuale. L’elezione di Crocetta, uomo che non ha mai fatto mistero del proprio orientamento sessuale, al di là dell’analisi del dato meramente politico, rappresenta con chiarezza che il Paese è pari alle grandi democrazie europee con un approccio ormai sereno alla visibilità degli amministratori pubblici". "Rappresenta anche il senso e il segno di una relazione tra due battaglie strettamente correlate: quella – aggiunge – per la visibilità e la dignità dell’ identità di ogni persona e quella per la legalità e contro la mafia. Ci auguriamo che questa elezione sia da sprone per i tanti omosessuali e lesbiche che, in ruoli di amministratori pubblici o di potere, ancora nascondono inutilmente o tacciono relegando alla vergogna la loro affettività". Crocetta, come Vendola, e come tutti i politici gay dichiarati "sono la rappresentazione che ormai l’omosessualità è entrata serenamente nelle dinamiche pubbliche, sociali, culturali e politiche del Paese".
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