“Il mio coming out é avvenuto in tre momenti ben distinti. Il primo con i miei genitori, il secondo, con i miei amici più stretti, mentre il terzo è stato con il resto del mondo.” A parlare così, su Facebook, è Daniele Coletta ex talento di X Factor e, attualmente, travel blogger di successo su Instagram.
Il suo primo coming out pubblico arrivò la scorsa estate. Cosa la spinse a farlo?
Ero innamorato e, per la prima volta nella mia vita, non ebbi alcun dubbio. Anche se poi, ripensandoci, fu un gesto naturale. Avevo voglia di condividere con tutti la mia felicità.
Pensa sia davvero così importante dichiarare a tutti la propria sessualità?
Credo sia più importante sentirsi liberi e, come ho dichiarato in uno dei miei ultimi post, spero che un giorno essere gay o etero non faccia più alcuna differenza.
I suoi genitori come reagirono davanti al suo coming out?
Scappai a Milano per non affrontarli. Avevo paura della loro reazione. Poi quando mi chiamarono, dopo aver letto una lettera che nascosi all’interno di un libro, capii di aver fatto una stronzata. A loro è sempre interessata la mia felicità e non sa quanto mi dispiace non aver visto i loro occhi dolci e quei sorrisi pieni d’amore..
Un suo collega, Marco Carta, ha raccontato di aver tardato nel dichiararsi poiché scoraggiato da chi gestiva la sua immagine.
Nel mio caso specifico mai nessuno mi ha impedito nulla. Ho sentito tante storie di personaggi molto popolari che hanno avuto lo stesso problema di Marco, ma si tratta di artisti diventati celebri negli anni ’90 o nei primi anni del 2000, quando l’omosessualità non era ancora vista e percepita come oggi.
Lei è diventato “popolare” al grande pubblico per aver partecipato alla sesta edizione di X Factor. Che ricordo ha?
X Factor è stata un’esperienza bellissima che mi ha permesso di scoprire lati di me che nemmeno io conoscevo, ma, ad oggi, ho solo un rimpianto.
Quale?
Non averla fatta con la testa, e con l’esperienza, di oggi.
Ha pensato di partecipare ad altri programmi?
Mi è capitato, ma poi, al momento giusto, non sono mai andato alle audizioni.
Pensa che per emergere sia davvero necessario passare per certi programmi?
Inutile girarci intorno: se non si passa da lì è tutto più complicato. Ed è per questo che la mia stima va ancor di più a chi ce la fa senza l’aiuto di una trasmissione televisiva alle spalle.
Lei, una volta uscito da lì, ha mai avuto un senso di smarrimento?
Ho avuto molti periodi dove mi sono sentito smarrito, perso, anche se poi, alla fine, non ho mai smesso di lavorare con la musica. Il famoso momento del “mollo tutto e mi metto a fare qualcosa di più sicuro” mi è capitato. È normale. Ed è un pensiero che, di tanto in tanto, torna a trovarmi… ma alla fine l’amore per la musica vince sempre su tutto. Il talent é un gioco che può cambiarti la vita, ma che non promette mai nulla. Sta a te decidere come prenderlo.
Quindi i talent non sono fabbriche d’illusioni come in molti sostengono, Daniele?
Tutti sanno come funziona un talent e come funziona la tv. Su cento o su mille, come cantava qualcuno, solo uno ce la fa. É sempre stato così. E i motivi non seguono mai regole ben precise. Tutto dipende dal momento, dalla fortuna, da chi guarda, dal mercato.
La sua edizione fu vinta da Chiara Galiazzo. L’ha mai più sentita?
Devo dire che ultimamente ci siamo persi.
Voltando pagina, nell’ultimo periodo si è reinventato travel blogger. Quanto contano i numeri nella sua vita?
I numeri, almeno nella mia vita, potrebbero fare la differenza se riguardassero l’acquisto di un mio album o di un biglietto per assistere ad un mio concerto.
Essere un influencer comporta delle responsabilità, Daniele?
Io condivido la mia musica, i miei viaggi, la mia vita, le mie esperienze e niente più. Dov’è la responsabilità in tutto questo?
Per amor di battuta, mi spiega perché lei, così come anche i suoi colleghi, si ritrae spesso “svestito” nelle foto che pubblica?
Credo sia diventato una specie di linguaggio. Una sorta di moda. Il corpo, del resto, richiama sempre un pò di attenzione in più. (ride)
Che progetti ha, lavorativamente parlando?
Sto collaborando con un’etichetta indipendente con la quale ho dei bei progetti. Negli ultimi anni ho collezionato tante esperienze e le sto mettendo tutte in musica.
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