Da 5 anni marito di Neil Patrick Harris, il bellissimo David Burtka, attore e chef, è anche padre di Harper Grace e Gideon Scott, bimbi avuti tramite maternità surrogata nel 2010.
Insieme dal 2004, e sposi proprio in Italia nel 2014, David e Neil sono una delle coppie LGBT più celebri e ammirate di Hollywood. I loro scatti in famiglia, pubblicati puntualmente sui social, fanno spesso il giro del mondo. Ma non è stato certamente semplice diventare padri, come rivelato dallo stesso Burtka nel corso di un podcast. Soprattutto i primi mesi, quando Harper Grace e Gideon Scott erano appena nati, crearono non pochi scompensi all’interno della coppia, all’epoca già affiatata.
L’età più difficile è stata da zero a un anno. Con i gemelli così piccoli neanche ricordo quanto accadde. E’ tutto foschioso. La mancanza di sonno prendeva il sopravvento. Non puoi funzionare come un essere umano. Penso che solo verso i tre anni ho iniziato a dirmi, “penso di poter ricominciare a essere una persona normale”.
L’omogenitorialità ha quindi posto delle inattese difficoltà sulla strada di Neil e David, già compagni da 6 anni quando decisero di diventare genitori.
Siamo stati insieme per un po’ di tempo prima che arrivassero i ragazzi, quindi hai questo legame speciale ma a quel punto arrivano i bambini e tutto si muove, è come un globo di neve. Da compagni, diventate genitori, e la vostra relazione cambia, cambiate come persone … e dovete semplicemente essere aperti a cambiare e sapere che le cose prenderanno una svolta diversa.
Ciò che Burtka e Patrick Harris erano nove anni or sono, oggi non lo sono più.
Questo è quel che capita quando molta gente si mette nei pasticci sposandosi. Si rendono conto che “Oh no, non è più la persona che era 10 anni fa”. Beh, ma certo che non lo è, e tu devi essere aperto nei confronti di questo cambiamento, devi accettarlo, e renderti conto che c’è l’ignoto là fuori.
David e Neil in questi 9 anni non hanno mai abbandonato i contatti con la mamma surrogata, che li ha resi genitori, felici e più innamorati che mai.
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