Dopo oltre 3500 concerti in 40 anni d’attività e 400 milioni di dischi venduti, Elton John, 71 anni a marzo, ha annunciato il ritiro.
Nel corso di una conferenza stampa che non a caso aveva suscitato clamore, perché annunciata senza rilasciare motivazioni, Sir Elton Hercules John, nome d’arte di Reginald Kenneth Dwight, ha rivelato che l’imminente tour mondiale sarà l’ultimo della sua lunga e straordinaria carriera.
“Non smetterò di fare musica, continuerò a scrivere canzoni e a fare dischi ma le mie priorità oggi sono cambiate. Ho figli, voglio essere parte della loro vita e accompagnarli alle partite di calcio“. “Non smetterò di creare ma smetterò di viaggiare. La mia vita è cambiata, ho dei figli e questo è un periodo importante della loro vita, non voglio che loro sentano la mia mancanza e io non voglio sentire la loro. L’anno scorso ho avuto un’infezione ma ora le mie condizioni di salute sono buone“.
300 tappe in giro per il mondo, che lo terranno abbondantemente impegnato fino al 2020, prima di dire addio ai palcoscenici. “Sarà un modo di dire grazie, e di andare via con un ‘bang’. Un modo di far dire alla gente, ‘ho visto l’ultimo tour ed era fantastico“, ha proseguito Elton, nell’aprile scorso contagiato da un’infezione rara in Sudamerica che ne aveva debilitato il fisico, costringendolo ad uno forzato stop. Ricoverato in terapia intensiva all’arrivo a Londra, il cantante aveva rischiato di morire.
Vincitore di un Oscar, un Tony Award, un Golden Globe e sei Grammy, John ha scritto la Storia della musica degli ultimi 50 anni. Nel 1993 l’incontro con David Furnish, suo sposo dal 2005 nonché padre dei due figli avuti tramite surrogazione: Zachary Jackson Levon Furnish-John, nato nel 2010, e Elijah Joseph Daniel Furnish-John, venuto al mondo esattamente quattro anni fa. Saranno loro, dal 2020 in poi, la sua unica preoccupazione quotidiana.
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