Cara Iena,
una domanda personale..credi ancora nell’amore? ho deciso di chiedertelo perche’ vedo che sulla maggior parte delle cose la pensi esattamente come me…ma su un tema cosi’ delicato e personale…come la penserai?
io sono un 41 enne uscito un’ anno fa da una relazione (con covivenza) di 5 anni……in questo ultimo anno sono andato in giro a scopare come mai fatto in via mia…e adesso ne sono gia’ stanco…nel frattempo ho costruito una relazione amorosa "virtuale" ma intensissima, con un ragazzo molto piu’ giovane a qualche migliaio di km di distanza…con il quale mi sono gia’ incontrato due volte e pare pure che funzioni…l’unica soluzione sarebbe di partire ed andare a vivere con lui mollando tutto e tutti…solo per "amore"…quella cosa che ci fa sentire meglio dentro ma che contrasta con tutto il resto della realta’ circostante….non so piu’ che fare….anche la razionalita’ e’ un opinione…tu che faresti?
Roberto
Carissimo Roberto….no…mio caro Roberto…no ancora meglio…Roberto caro…no nemmeno!! …insomma: A Roberto!
stavo cercando il modo migliore per iniziare a rispondere ad una domanda di quelle che si definiscono "da un milione di dollari"!! Ma proprio a me dovevi chiederlo?! Che imbarazzo… e adesso devo anche risponderti se no che figura ci faccio… Dunque vediamo, credo nell’amore? Mah… che dirti… certi giorni si e certi giorni no. Dipende da cosa vedo, da cosa mi accade o accade alle persone intorno a me. Ci sono giorni in cui credo che l’amore sia una cosa meravigliosa… e trovo romantico persino il testo di una canzone di Lorella Cuccarini o il trovarmi in mezzo al traffico all’ora di punta: niente e nessuno può toglierti quella specie di sorrisetto che ti si stampa sulle labbra senza un vero perchè! Poi ci sono delle volte che vedo l’amore solo come una parola astratta, come una grande buffonata ipocrita, una cosa inventata per sopportare meglio la solitudine.
In quei momenti però, sono cosi pessimista e negativo che non riesce a commuovermi nemmeno una poesia di Sandro Penna (che io adoro per giunta!). E allora come faccio a risponderti cercando di essere – per quanto posso – obbiettivo? Guarda, oggi per uno strano caso non sto vivendo nessuna delle due fasi di cui ti parlavo. Sono in una fase piuttosto neutra, riflessiva oserei dire, e quindi forse la migliore per cercare di risponderti. Credo che l’amore esista, eccome! Esiste in tante maniere, solo credo che non tutti, nell’arco della vita, si riesca a trovarlo o perlomeno a riconoscerlo. Anche in questo campo (come in tutto, proprio in tutto…) dipenda molto da noi, da come ci poniamo verso gli altri, verso il mondo insomma. Si dice che per poter essere amati, prima bisogna amare noi stessi. Poi però se uno ama troppo se stesso non viene amato… come vedi gli equilibri sono molto precari…
Se poi (e qui arrivano le dolenti note..) dobbiamo parlare più direttamente delle storie d’amore gay, ehh.. qui caro Roberto mi trovi appena appena più pessimista, ma prontissimo a ricredermi!! Devo dire che storie d’amore gay (come le intendo io ovvero: monogamia) ne vedo poche. Sicuramente lo stesso problema (problema per me, intendiamoci, perchè conosco molte persone che vivono serenamente questa condizione) lo si ritrova anche nella sfera sentimentale eterosessuale, ma adesso stavamo parlando di noi. E poi vedo troppa fretta, tempi (necessari!) di conoscenza reciproca bruciati in un secondo nelle relazioni gay! Proprio tu Roberto: mi dici che sei uscito da una relazione di cinque anni con convivenza e poi mi parli di una "relazione" con un ragazzo che hai visto due -dico due- volte!! E in più mi dici "pare pure che funzioni"!
Io posso anche capire la voglia di costruire una storia subito, senza aspettare di conoscere meglio l’altro (che di solito è anche uno dei motivi per cui le storie poi non funzionano) ma così mi sembra veramente eccessivo… Spero che la tua voglia di mollare tutto per andare a vivere con lui sia solo una provocazione… Ma dove vai? A fare che?!! E con chi poi!!??
Credimi serve tempo (ma molto tempo tesoro!) per capire se lui sarà il tuo "amore virtuale della vita"… permettimi una rivisitazione in chiave internet di un proverbio: "se (non) sono chat… fioriranno!"
Per il momento stai a casa buono buono e cerca di conoscere qualcuno che viva vicino a casa tua. No Roberto, la razionalità non è un opinione e non è nemmeno una bestia nera… basta saperla usare nei momenti giusti e non lasciare che ci condizioni in altri.
Voglio lasciarti con una delle mie citazioni di alto valore. Questa volta si tratta nientepopodimeno che di Paola e Chiara: "Viva el amor!! (coro: viva el amor!!)…sarà siempre nuestra esperanza!!…" capito no?! 😉
Fabio
Questa settimana, adorati lettori (si dice così nei giornali seri…) voglio pubblicare anche questa seconda lettera!
Non (solo) perchè sono megalomane, ma anche perchè nella bella lettera di Massimo ci ritrovo quella voglia di vivere, quella positività e solarità che adoro nei gay!! Si, è vero in questa lettera fa dei complimenti a me (ne dovevo pubblicare una dove mi si offende?..e che sono fesso!!!??) ma mi sembrava la più giusta da pubblicare anche per ringraziare tutti quelli che mi scrivono e ai quali non ho avuto tempo di rispondere. Non aggiungo altro…grazie Massimo!
Cara Iena,
leggo e rileggo le lettere della tua rubrica e…..mi si apre il cuore e si riempie di gioia. Sono felice nel leggere che il padre "bollato" dai genitori come pervertito, abbia avuto la meglio e la ragione dal perito, e possa quindi ora vivere la sua vita con il figlio. Sono felice di leggere con quale fermezza e con quanto sentimento rispondi al ragazzo innamorato del prete, e a chi intorno polemizza sul tuo atteggiamento nei confronti della Chiesa. Atteggiamento che le persone dovrebbero imparare a interpretare come reazione ai soprusi subiti dall’ambiente del Vaticano e non certo come un "puntare il dito" con scopi puramente polemici. Adoro quel tuo esprimerti senza mezzi termini, dando veramente l’impressione di sentirti parlare piuttosto che leggerti.
Adoro sapere di non essere mai veramente solo, e adoro sorridere al prossimo senza rancori perché so che l’accettazione da parte degli altri nasce per prima dalla accettazione di me stesso da parte mia.
Non ti preoccupare non ti vedo come un idolo, ma sei senz’altro un pezzo di cuore, sei senz’altro un parte di quell’orgoglio che provo nell’essere gay.
Credo in Dio e lo ringrazio tutti i giorni per avermi dato la vita, per avermi dato la possibilità di piangere in passato cosi’ tanto e di arrivare a toccare il fondo nel non accettarmi, per poi scoprire che sopra anche se lontano c’è sempre un cielo, e soltanto ora che so cosa vuol dire perdere il sorriso, so quello che vale e regalarne sempre uno mi fa godere della vita.
Vorrei dire una cosa a tutti gay che leggono questa rubrica, anche se questa lettera non venisse pubblicata, non importa, voglio comunque dire, ragazzi prendete uno specchio e imparate a prendervi in giro…mamme di ragazzi gay…io vi amo.
Sinceramente vostro
Massimo
di Fabio Canino
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