1994, 1978 e 1666. Una trilogia horror inedita, quella diretta da Leigh Janiak per Netflix, con protagonista Deena (Kiana Madeira) e Samantha (Olivia Scott Welch), coppia lesbica alle prese con una misteriosa e malvagia forza responsabile di orribili omicidi nella città di Shadyside. Tratta dalla serie di libri di R.L. Stine, la trilogia ha avuto un inaspettato successo di pubblico e di critica, con una dichiarata queerness a dir poco rara nel genere horror.
Intervistata da Gay Times, Madeira ha rivelato di essere sempre stata sicura che stesse facendo “qualcosa di veramente speciale“.
Tutte e tre le sceneggiature sono coerenti, sono tre film che raccontano una grande storia. Il fatto che sia incentrata su una strana storia d’amore, il fatto che i protagonisti, alcuni di loro, siano persone di colore. Ci sono così tante cose che rendono questi film rivoluzionari.
Scott Welch ha rivelato di non aver mai visto un film in cui due donne lesbiche non sono solo le protagoniste, ma che riescono anche a “salvare la situazione”. “Entrambe sapevamo che era davvero speciale. Un rapporto che avremmo coltivato, amato e curato all’interno del film”
Una storia d’amore queer che abbraccia tre generazioni. Il primo capitolo è ambientato nel 1994, quando un gruppo di adolescenti scopre che gli eventi spaventosi che terrorizzano da generazioni la loro città potrebbero essere tutti collegati… e che forse saranno proprio loro le prossime vittime. La storia di Shadyside fa successivamente retromarcia fino al 1978, per poi svelare le proprie carte nel 1666, anno in cui le streghe venivano bruciate al rogo. Peccato che la vera maledizione, già all’epoca, fossero omofobia, misoginia ed estremismo religioso.
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