I 13 film LGBTQ+ più attesi del 2022

Dopo aver visto i 10 film a tematica queer del 2021 da recuperare in streaming, passiamo oggi ai 10 film queer più attesi del 2022. Perché Hollywood non si ferma mai, la produzione continua a correre anche in piena pandemia e l'inclusione LGBTQ+ si fa fortunatamente sempre più evidente. Anche in Italia, con due annunciati titoli in uscita, tra commedia romantica e drammatica ricostruzione storica. I 13 film LGBTQ+ più attesi del 2022 Bros di Billy Eichner Tra le pellicole più attese dell'anno c'è sicuramente Bros di Billy Eichner, prima storica commedia romantica gay prodotta e distribuita da uno studios hollywoodiano, la Universal. Tutti i principali ruoli eterosessuali saranno interpretati da attori e attrici apertamente LGBTQ+. Eichner è entrato nella storia come primo uomo apertamente gay a co-scrivere, dirigere e interpretare il film in questione. Al suo fianco Eichner avrà Luke Macfarlane, con cui andrà incontro ad una storia d’amore. Fire Island di Joel Kim Booster Ispirato da Orgoglio e Pregiudizio e scritto e interpretato da Joel Kim Booster, Fire Island segue due migliori amici (Booster e Bowen Yang) che si imbarcano per un fine settimana di vacanza a Fire Island, celebre località gay d'America, insieme a un gruppo di amici. Hellraiser di David Bruckner Jamie Clayton, attrice transgender di “Sense8“, sarà la protagonista del reboot di “Hellraiser”, cult horror anni ’80. L’attrice interpreterà il celebre Pinhead, interpretato da Doug Bradley per una vita. Il reboot sarà sceneggiato da Clive Barker, creatore del franchise nonché tra i pochi autori horror gay dichiarati. “Il prossimo anno ricorre il 35° anniversario da quando ‘Hellraiser’ ha perseguitato per la prima volta i nostri sogni. È opportuno chiudere il cerchio collaborando con Clive, il creatore originale e visionario maestro dell’horror”, ha affermato Peter Oillataguerre, presidente Spyglass. Diretto da David Bruckner, il film vedrà nel cast anche Brandon Flynn, Goran Visnjic, Drew Starkey, Adam Faison, Aoife Hinds, Selina Lo e Hiam Abbass. Stranizza d'amuri di Beppe Fiorello Esordio alla regia per Beppe Fiorello con Stranizza d'Amuri, film che racconterà il terribile fatto di cronaca avvenuto esattamente 40 anni fa e passato alla storia come il Delitto di Giarre. Era l’ottobre del 1980, in provincia di Catania. Il 25enne Giorgio Agatino Giammona e il 15enne Antonio Galatola furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola. Tutti li conoscevano in paese come «i ziti» (“i fidanzati”). Pochi giorni dopo il ritrovamento dei due corpi venne arrestato un nipote di Antonio, all’epoca dei fatti 12enne, Francesco Messina. Inizialmente, il ragazzino sostenne che i mandanti fossero proprio i due fidanzati, e che se non avesse sparato lo avrebbero ucciso. In un secondo interrogatorio, Messina raccontò di essere stato minacciato dai Carabinieri stessi: se non avesse confessato, avrebbero fatto arrestare il nonno. Passati quasi 40 anni, il Delitto di Giarre rimane un mistero irrisolto. Sebbene non si sia mai arrivati all’individuazione di un vero colpevole, le piste investigative portarono sempre al 13enne Messina, a quanto pare incaricato di uccidere i due dalle loro stesse famiglie, e pare con il benestare dei due giovani, convinti che non avrebbero mai potuto vivere serenamente la loro vita di coppia. Era l’Italia dei primi anni ’80, con l’opinione pubblica di fatto costretta a riconoscere l’esistenza di un problema di discriminazione contro gli omosessuali. My Policeman di Michael Grandage Harry Styles è il protagonista dell’adattamento cinematografico del romanzo romantico queer “The Policeman”, scritto nel 2012 da Bethan Roberts e in Italia ancora inedito. Ambientato nella Brighton degli anni ’50, in Inghilterra, il libro segue un’insegnante di nome Marion (Lily James) che si innamora perdutamente di Tom, un bel poliziotto interpretato dall’affascinante Styles. Peccato che Tom perda la testa per Patrick, curatore di un museo che gli apre gli occhi sul proprio reale orientamento sesuale. Vivendo in un’epoca in cui l’omosessualità nel Regno Unito è ancora illegale, Tom sposa Marion, costringendo i due a condividere questo segreto ormai svelato. Autore dello script Ron Nyswaner, sceneggiatore di Philadelphia. My Fake Boyfriend di Rose Troche Keiynan Lonsdale torna al cinema con una rom-com a tinte queer firmata Lionsgate. My Fake Boyfriend vedrà Keiynan, dal 2017 bisessuale dichiarato, negli abiti di un giovane che vive una situazione complicata. Pur di tenere il suo ex fuori dalla propria vita, utilizza i social per crearsi un finto fidanzato. Tutto questo seguendo i consigli del suo poco convenzionale migliore amico, interpretato da Dylan Sprouse, ex star Disney Channel. Ma tutto questo si ritorce contro il giovane quando incontra il vero amore della sua vita, perché rompere con il suo finto fidanzato si rivelerà assai difficile… What If di Billy Porter Billy Porter Commedia romantica di formazione ispirata ai vecchi film di John Hughes, What If vedrà Billy Porter di Pose esordire alla regia, con protagonista principale una liceale transgender afroamericana. Billy ha anticipato di volersi concentrare sulla “gioia trans” e non sul “dramma trans“, puntando quindi ad una diversa rappresentazione mediatica della comunità transgender. L’idea del film nasce da un post del 2018 diventato virale su Reddit, in cui un liceale cisgender aveva chiesto consiglio su come chiedere di uscire a una ragazza trans del suo liceo, che era “assolutamente e dolorosamente bella” e che lo faceva sentire come se gli occhi fossero pronti a trasformarsi in cuori, saltando “fuori dalle orbite ogni volta che la vedo.” Framing Agnes di Chase Joynt Sarà presentato al Sundance Framing Agnes di Chase Joynt, con protagonisti Zackary Drucker, Angelica Ross di Pose, Jen Richards, Silas Howard, Max Wolf Valerio e Stephen Ira. La Agnes del titolo è una donna transgender che ha partecipato negli anni '60 alla ricerca sulla salute di genere di Harold Garfinkel presso l'UCLA. Una donna che è stata a lungo una figura di spicco della storia del movimento trans d'America. Il film unisce finzione e immagini documentaristiche per provare a gettare un nuovo sguardo su una parte importante della storia transgender. Am I Ok? di Tig Notaro e Stephanie Allynne Diretto da Tig Notaro e Stephanie Allynne, spose nella vita reale, anche Am i Ok? sarà presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival di gennaio. La pellicola narra la storia di Lucy e Jane, da sempre migliori amiche. Ma quando Jane accetta di trasferirsi a Londra per lavoro, Lucy le confessa il suo segreto più profondo e a lungo custodito: le piacciono le donne. Improvvisamente, la loro amicizia finisce nel caos più totale, prendendo strade diverse per affrontare gli inaspettati cambiamenti nelle loro vite. Protagoniste Dakota Johnson nei panni di Lucy e Sonoya Mizuno in quelli di Jane. Love in Color di Sammi Cohen Auli'i Cravalho e Rowan Blanchard saranno due ragazze delle superiori che si innamorano in Love in Color, film che uscirà direttamente su Hulu. Alla regia troviamo Sammi Cohen, con il genio comico di Kirsten King allo script. Io e mio Fratello di Luca Lucini Una pellicola a tinte queer, quella diretta da Luca Lucini, perché trainata da Denise Tantucci, qui negli abiti di Sofia, 28enne pecora nera della famiglia, nonché lesbica dichiarata e conclamata sciupafemmine. Sofia ha lasciato la Calabria, sua terra d’origine, per trasferirsi a Milano, dove vive con il suo coinquilino Alessandro (Claudio Colica). Mauro (Cristiano Caccamo) è il fratello di Sofia. Affidabile e amorevole, al contrario di Sofia con la quale è sempre in guerra, non ha lasciato la Calabria e porta avanti l’azienda di famiglia. Sofia e Mauro non sono solo sorella e fratello, hanno anche un’altra cosa in comune: Michela (Greta Ferro), primo e unico amore di Sofia, che però sta per sposare proprio Mauro. Quando Sofia si rende conto che sta per perdere la donna della sua vita, decide di tornare a casa, in Calabria. Ma il ritorno di Sofia romperà ogni equilibrio e in un susseguirsi di situazioni tragicomiche, i due fratelli saranno costretti a guardarsi davvero in faccia e a scegliere chi voler essere da grandi… Whistler Camp di John Logan Secondo Deadline, Whistler Camp racconterà una storia d’emancipazione all’interno di un campo in cui vengono praticate le terapie di conversione. Un “film horror LGBT“ ideato da John Logan, da sempre gay dichiarato e qui al debutto alla regia con un film sulle terapie di conversione. Lo sceneggiatore di “L’ultimo samurai“, “Il gladiatore“, “The Aviator“, “Red”, e “Rango” farà quindi il suo esordio dietro la macchina da presa con questo film prodotto dalla Blumhouse Productions. The Whale di Darren Aronofsky Protagonista della pellicola, adattamento cinematografico di un’opera teatrale di Samuel D. Hunter, Brendan Fraser, 52enne attore praticamente dimenticato da Hollywood, dopo aver incarnato gli abiti del sex symbol action anni ’90 inizio anni ‘2000 grazie a titoli come Tarzan, Indiavolato e La Mummia. Fraser indosserà gli abiti di un uomo da 300 chili di peso. Charlie il nome di questo padre di famiglia di mezza età che vive alla periferia di Mormon Country, in Idaho, alla ricerda di un ricongiungimento con sua figlia di 17 anni. I due si sono allontanati dopo che Charlie, insegnante di scrittura, ha abbandonato la sua famiglia perché innamoratosi di un uomo, poi deceduto. Una tragedia che Charlie proverà ad attutire mangiando compulsivamente, tanto da trasformarsi nella “balena” del titolo.

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In arrivo anche produzioni nostrane con due annunciati titoli, tra commedia romantica e drammatica ricostruzione storica.