Le polemiche che hanno accompagnato questa mostra sono state fortissime e hanno fatto diventare "Arte e Omosessualità: da von Gloeden a Pierre ed Gilles" il caso del 2007, in termini di arte. Voluta da Vittorio Sgarbi, rifiutata dal comune di Milano, è infine approdata, ad ottobre, a Firenze, anche lì non senza polemiche in primis da parte dell’assessore comunale
alla Cultura Giovanni Gozzini che non aveva voluto concedere il patrocinio.
Tutto questo ha, naturalmente, attirato pubblico non esclusivamente fatto di critici ed esperti, ma anche di molti curiosi. In anticipo rispetto alla data prevista (il 6 gennaio) la mostra, in esposizione presso la Palazzina Reale alla Stazione Fs di Santa Maria Novella, ha chiuso i battenti ieri.
Chi l’ha visitata ha anche potuto acquistare il bel catalogo edito da Electa che, partendo dalle fotografie del barone von Gloeden e dalle opere di Testori vuole essere un racconto delle connessioni tra arte ed omosessualità dall’800 ad oggi, elaborato in un momento storico in cui è possibile affrontare liberamente, o quasi, tematiche gay, lesbiche o transgender.
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