Tra i ritorni più attesi della prossima stagione tv c’è Belve. Francesca Fagnani è pronta a sedersi nuovamente di fronte a personaggi famosi e ascoltare aneddoti, curiosità e soprattutto a far uscire il lato più nascosto dei suoi ospiti, quello che magari a volte ci si vergogna anche di confessare. Un programma cult, che può contare su un pubblico di affezionatissimi ormai fidelizzati alla trasmissione di Rai 2.
Intervistata da Chi, la giornalista riflette sul successo del programma e sul significato che ha, per gli ospiti, partecipare a Belve:
[…] Non ho mai voluto ospiti che venissero a promuovere qualcosa. La mia intervista è più complessa perché chiedo agli ospiti di mettersi in gioco e capisco che ci sia resistenza. Ma adesso che Belve è un programma pop, chi viene si diverte e lo fa sapendo che c’è un ritorno di immagine. Belve è il tempio dell’imperfezione, sedersi su quello sgabello è un’operazione simpatizzante.
E ancora, sul proprio atteggiamento nei confronti degli intervistati:
Non godo degli inciampi però mi piace vedere le persone nella loro veste più umana. Se un ospite non risponde mi arrabbio con me stessa perché ho scelto l’ospite sbagliato. Ma il mio non è un interrogatorio.
Nell’interagire con gli ospiti Fagnani sembra aver fatto suo l’approccio di una illustre collega come Maria De Filippi: “Studio molto la persona che ho davanti e cerco di andare a fondo nella psicologia. Però ha ragione Maria: se tu non ti poni in ascolto magari ti perdi qualcosa. Le risposte sono sempre più importanti delle domande“.
Tra i personaggi che si augura di avere nella nuova stagione c’è Alfonso Signorini: “Anzi, ne approfitto per fare un appello a Mediaset: e su, che vi costa liberarlo per una sera?“. Il conduttore del Grande Fratello Vip in realtà era già stato a Belve. Era il 2018 e in quell’occasione, tra le altre cose, si espresse così su Barbara D’Urso:
No, non mi piace, perché non mi piace quel genere di televisione. Riconosco in lei una grande professionista, è una macchina da guerra incredibile, conosce molto bene il mezzo televisivo, dal punto di vista della conduzione stende molte colleghe, è un animale da diretta. Non mi piacciono certi suoi ammiccamenti, certi suoi falsi stupori, le lacrime, farsi vedere casalinga dentro, quando poi la realtà è ben altra
Queste, invece, le parole che aveva speso sulla cosiddetta tv trash:
Il trash è una chiave di lettura, certi limiti non devono mai essere superati. Per esempio non mi piace lo sfruttamento dei casi umani, vengono molto spesso utilizzate personalità un po’ fragili da un punto di vista psicologico-emotivo per fare share, per fare spettacolo. Ecco, questo non mi piace.
Da lì a due anni Signorini avrebbe preso le redini del reality di Canale 5.
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