Ex vincitore di Io Canto, Cristian Imparato ha fatto coming out dall’interno della casa del Grande Fratello. Lunedì scorso, nel corso della prima puntata, l’opinionista Cristiano Malgioglio aveva lanciato la sua provocazione in diretta tv: ‘ci sono tre gay nella Casa, anzi, diciamo 3 e mezzo‘. Una boutade, per fare rumore e conquistare qualche articolo web probabilmente, perché di omosessuali all’interno del Gf ce n’è sempre stato soltanto uno.
Imparato, per l’appunto, che nel corso di una chiacchierata con Chicco Nalli, ex marito di Tina Cipollari, ha deciso di esporsi in diretta tv.
Io in televisione non ho mai fatto coming out. Non mi piace andare in giro a dire di essere gay. Questa è una mia scelta. Però lo sono. In un contesto del genere sarebbe comunque uscito fuori, ma non sarei mai andato a nessuna parte a dirlo. Ma non avrei usato questa cosa nemmeno come strategia. Non la trovo una cosa d’aiuto. Penso che sia un continuo etichettare. Voi mica andate in tv a dire di essere etero. Ci sono molte persone che ci giocano. Anche io avrei potuto fare uscire un singolo e mostrami col fidanzatino di turno. Penso che non sia d’aiuto nella società. Io mi sento di fare così.
Peccato che il coming out non sia solo strumento pubblicitario, ma anche presa di coscienza, di accettazione, nonché grimaldello per abbattere paure ancora oggi persistenti all’interno della società, aiutando magari ragazzi e ragazze che faticano a vivere la propria omosessualità, perché spaventati. E’ chiaro che l’eterosessuale non possa e non debba avere alcuna necessità di dichiararsi, perché pienamente centrato all’interno di quella maggioranza che la società tutta ritiene ‘normale’, e anche solo continuare a cavalcare quest’idiozia svilisce spaventosamente la forza e l’importanza del coming out. Ma Imparato, che alla fine della fiera il poco apprezzato coming out l’ha fatto, guarda ora al futuro. Che fa rima con paternità.
Voglio un figlio. E sono certo che lo avrò. Se non crei un qualcosa di tuo, per me il mondo è un continuo. Io un po’ di esperienze le ho avute con i ragazzi e molti di loro mi dicevano dicevano di non volere bambini. Ma viva i bambini e viva la diversità.
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Quando un "personaggio" più o meno conosciuto fa simili dichiarazioni , non solo , a mio giudizio , si sente più sincero e liberato , ma aiuta ragazzi e ragazze a comprendere di non essere mostri solitari ( come mezzo secolo fa io credevo) , ma persone come tante altre. Un sentito ringraziamento a tutti quelli che si espongono in prima persona.