Dal nostro ultimo dialogo sono scaturiti una serie di interventi, specialmente riguardo la tua affermazione del primato assoluto del Vangelo. Si e’ parlato soprattutto di ateismo e di agnosticismo.Bada che la mia fede non poggia sul Vangelo, ma sulla mia ragione: “Penso, dunque esisto”. Ma, visto che non posso provenire solo dai miei genitori, originati dai loro genitori e così via, giungo a un’origine trascendente, che identifico con Dio. L’agnostico è uno che non si vuole porre questo problema. L’ateo invece nega la spiritualità dell’origine. Ho conosciuto tanti atei, specialmente marxisti: per loro tutto dipendeva della materia, che si era organizzata per creare la vita e l’intelligenza.
Ma tu asserivi anche che fuori dal Vangelo tutto è opinabile.Il Vangelo mi insegna che il Dio creatore non è un demone cattivo che si diverte a creare confusione. Nell’eterna lotta, in cui gli elettroni combattono i positroni e gli esseri viventi campano distruggendo altri essere viventi, noi stessi siamo il risultato della vittoria di uno spermatozoo su milioni di rivali. Ma Gesù ci dice che Dio è un Padre amorevole anche quando non ne capiamo le intenzioni e ci scandalizziamo del male esistente nel mondo. Noi partecipiamo dell’Intelligenza divina per il semplice fatto di esistere (per i cristiani il tramite simbolico è il battesimo) e Gesù ci insegna ad amare gli altri e ad attutire la naturale lotta per l’esistenza perché siamo tutti riflesso dell’Intelligenza divina.
Cosa pensi di Dean Hamer e del ‘gene della spiritualità’, secondo il quale questa dipenderebbe dalle capacità del gene (di cui non tutti sono dotati) di attivare una reazione biochimica?
Una buona teoria, se non fosse che così Dio escluderebbe dall’inizio chi non ha questo gene. Io penso che comunque la volontà salvifica di Dio si rivolga a tutti gli umani e che tutti – anche chi è sprovvisto di quel gene –avranno un minuto di riflessione alla fine della loro vita prima di attraversare la soglia dell’eternità.
Di recente P. Armoth, ha affermato che il diavolo avrebbe agito nelle apparizioni della Madonna a Fatima e a Lourdes, e agirebbe ancora nei sacri palazzi del Vaticano.
Armoth è l’esorcista ufficiale della diocesi di Roma e vorrebbe un decreto vaticano per incoraggiare i vescovi a nominare esorcisti in ogni diocesi. Nonostante nessuno possa fare l’esorcista senza questa nomina, in giro ci sono parecchi esorcisti autonomi, specialmente da quando uscì l’omonimo film. Un mio confratello in America mi minacciò perché lo irridevo e chiamò per nome tutti i diavoli presenti sul Golgota alla morte di Gesù: è morto in un manicomio. Per cui lascio ad Armoth il compito di dimostrare le proprie affermazioni, ma è noto che il “padre della menzogna” – come lo definiva Gesù – tenti di agire dove sono potere e ricchezza…
Infine, un tuo commento alla proposta di moratoria contro il divieto Vaticano del preservativo e – già che ci siamo – anche a un nostro lettore, che sul forum chiede come trovare preti per incontri sessuali…
Sul preservativo vige tuttora il divieto di Paolo VI del 1968 ma credo che la maggioranza dei preti preferisca ignorarlo e non domandi a chi si confessa se ne fa uso. Sul sesso dei preti invece, so che da anni alcuni – specialmente americani e dell’est europeo – frequentano saune, locali e luoghi di battuage. In qualche collegio ho saputo anche che, se uno ha una visita ‘particolare’ ed è sprovvisto di preservativi, va da un collega a farseli prestare…
Don Narciso è un vecchio prete romano, come ce ne sono tanti, cosciente di aver sempre voluto seguire il messaggio di amore di Cristo, anche quando è in disaccordo coi vertici della Chiesa e con la loro crescente omofobia. Ha accettato, pur mantenendo uno stretto anonimato, di aprire un dialogo con i lettori di Gay.it. Chiunque sia interessato, può scrivere a Flavio Mazzini, che gli rivolgerà tutti i vostri pensieri e le vostre domande.Clicca qui per discutere di questo argomento nel forum Religione.
di Flavio Mazzini
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