ROMA – Il dossier dell’Ovra riguardante le voci relative alla presunta omosessualità di Umberto II fu bruciato un mese prima che il figlio di Vittorio Emanuele III salisse sul trono d’Italia, il 9 maggio 1946. Lo riferisce il quotidiano "Giornale di Calabria".
A dar fuoco a quelle scottanti carte, di cui spesso si è favoleggiato senza mai ritrovarle, fu Falcone Lucifero, il ministro della Real Casa. E’ quanto si apprende dagli appunti inediti dello stesso Falcone che vedono ora la luce con il titolo "L’ultimo Re. I diari del ministro della Real Casa 1944-1946", pubblicati in volume da Mondadori a cura dello storico Francesco Perfetti.
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