Papà single e omosessuale dichiarato, Luca Trapanese è tornato a Domenica In in diretta da casa sua insieme alla piccola Alba, bimba down adottata dopo essere stata rifiutata da sette famiglie. La sua storia ha fatto il giro del mondo, diventanto anche libro, e nel pomeriggio di ieri Luca e la piccola Alba, cresciuta e vivacissima anche in diretta Rai, hanno impreziosito la domenica della festa della mamma.
“Ho scelto di averti proprio oggi che è la Festa della Mamma, perché non c’è differenza, posso dire non ne vedo la differenza. Oggi è anche la tua festa, per quello che hai fatto“, ha sottolineato la Venier, raccontando di nuovo la storia di Luca e Alba, rifiutata da tante famiglie perché spaventate dalla sua disabilità. “Adesso è cresciuta, è una bimba della natura, non si ferma, siamo nella fase di iperattività. Balla, canta, vuole giocare, abbiamo un giardino pieno di giochi, è dinamica al massimo. Li sceglie lei i vestiti, ha un carattere molto determinato, si vede. So che litigheremo molto, è tosta, esuberante e determinata. Decide lei, quando una cosa non la vuole fare non si fa, è impossibile contrastarla“, ha raccontato il papà, aiutato dai nonni e da amiche per gestire la genitorialità da single con il lavoro. “Sono stato fortunato, perché io ho scelto di adottare Alba, ma gli altri hanno scelto di adottare me e Alba, perché abbiamo la tata che ci aiuta tantissimo, i nonni. Io ho due mamme, Alba ha due nonne, ci sono i miei cugini, gli amici, è una famiglia, e come in tutte le famiglie ci si aiuta. Senza di loro non potrei farcela“.
“Noi non la riteniamo una bimba di serie B”, ha sottolineato orgoglioso il nonno. “È una bimba intelligentissima, possiamo dire a Luca che siamo orgogliosi di lui e ad Alba che ci ha rallegrato tantissimo”. Chiusura di collegamento sulle note dei Ricchi e Poveri, che la dolce Alba ama pazzamente.
Luca, come detto, è tornato da poco in libreria con Vi stupiremo con difetti speciali, edito da Giunti. Protagonisti Alba, Akin, Huang: tre bambini e i loro “difetti speciali”. Tre storie vere per raccontare la disabilità. Tre racconti magici per trasformare l’indifferenza in empatia, la paura in inclusione. Perché, per fortuna, il bene si impara.
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con tutto il rispetto x questo uomo e x questa bimba amorevole, ma non condivido la parola mamma x lui. se avesse specificato facente funzioni" l'avrei giustificata . mara venier è solo una prezzolata che a busa del suo ruolo x fare la propaganda che gli ordinano di fare.la mamma questa bimba ce l' ha.non è la tata , nonè la nonna e nonè l'uomo che la ha adottata.cosa c'entra quindi con la festa della mamma se non a scopo propagandistico x il libro e x la politica?nulla.