MEDAGLIE ITALIANE A MONTREAL

La delegazione tricolore sale sul podio 14 volte e porta a casa un oro, dieci argento e tre bronzo. Un successo che rispecchia quello degli Outgames 2006, tra record sportivi e di partecipazione.

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MONTREAL (Canada) – Gli Outgames di Montreal mantengono le promesse. “On joue pour vrai – Gareggiamo sul serio” era il motto di questi giochi. E i risultati sembrano confermarlo: record mondiali, partecipazione di massa, grande visibilità sui mezzi di comunicazione e tanto divertimento. Gli organizzatori hanno ben ragione di mostrarsi così soddisfatti alla chiusura della manifestazione. “Siamo riusciti a far parlare di questo evento dappertutto nel mondo – ha detto Louise Roy, organizzatrice dei giochi – è questo ciò che più premia i nostri sforzi”.

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D’accordo con lei anche Mark Tewsbury, il nuotatore vincitore di tre medaglie olimpiche dichiaratamente gay che ha presieduto il comitato Monteal2006: “La cosa più importante per me è stato il successo finanziario che ci ha permesso di realizzare tutto questo senza deficit; in secondo luogo il livello delle gare, che ha dimostrato come tanti atleti si sono impegnati seriamente nelle competizioni rinunciando anche ai divertimenti serali. Fondamentale anche la visibilità che c’è stata sulla stampa e la partecipazione della cittadinanza. Insomma, un vero successo”.
A chi gli chiede se questo successo sia addirittura superiore a quello ottenuto dai Gay Games di Chicago, Mark Tewksbury preferisce glissare: “Non mi interessa la competizione Montreal contro Chicago; quello che nessuno può negare è l’atmosfera che si è respirata in città in questi 11 giorni. Se parlate con i tassisti, con la gente nel metrò o nei ristoranti vi dicono che hanno incontrato gente da tutte le parti del mondo, e questo ci ha permesso di far parlare di sport e diritti umani glbt a un livello più ampio”.
I risultati sportiviA proposito di sport, il risultato di punta è innegabilmente il record mondiale nella categoria 40-44 anni stabilito agli Outgames di Montreal dallo statunitense Daniel Veatch che ha nuotato i 200 metri in 2:14:83. Un risultato che supera di oltre 70 centesimi il precedente primato e che nei prossimi giorni sarà omologato dalla federazione internazionale.
Restando nel nuoto, anche i nostri italiani si sono comportati particolarmente bene in piscina. Dei 25 partecipanti tricolore agli Outgames di Montreal 2006, 15 erano nuotatori e due di loro sono saliti sul podio…
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Dei 25 partecipanti tricolore agli Outgames di Montreal 2006, 15 erano nuotatori e due di loro sono saliti sul podio: Ales Bonaccorsi, 27 anni, milanese, ha conquistato l’argento nei 50 stile libero e il bronzo nei 100, due delle categorie più importanti. Una terza medaglia di argento se l’è meritata per i 200 metri, mentre il suo compagno di squadra Giulio Anzuinelli (insieme a lui nella foto) ha portato a casa un bronzo negli 800 e due argento, nei 200 stile libero e nei 400 misti. Sei medaglie complessive che confermano la buona riuscita del Gruppo Pesce, unica organizzazione sportiva gay italiana ad essere presente in maniera significativa. Ma l’Italia porta a casa anche un oro grazie alla partecipazione di Giampiero Mancinelli alle gare di atletica: il 40enne umbro ha conquistato il primo posto nel salto triplo, ma si aggiudicato anche tre argenti (martello, 4×200 e 100 metri) e un bronzo (nella 4×100). Vederlo con cinque medaglie appese al collo inorgoglisce, anche se Giampiero, pur avendo partecipato agli Outgames per conto dell’Italia, in realtà vive a San Francisco da anni.

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Ancora medaglie nell’atletica nei 100 metri e 800 metri per Rafael Narvaez, spagnolo residente a Milano che è il secondo atleta a gareggiare per l’Italia, mentre nel tennis, dove erano presenti tre italiani, arriva un argento grazie a Luciano Novello che ha dovuto cedere il passo solo nella finale del doppio maschile della categoria B. In rappresentanza dell’Italia erano a Montreal anche due pallavolisti che si sono uniti a una squadra di Montreal, un maratoneta, un partecipante alla corsa campestre e persino un giocatore di hockey su ghiaccio. Un totale di circa 25 atleti che porta a casa 14 medaglie, non male per una nazione che ancora non riesce ad avere un coordinamento nazionale delle associazioni sportive gay…
Non solo sportCerto in un evento come gli Outgames non tutto può essere un successo assoluto: ci sono state piccole mancanze nell’organizzazione e alcuni osservatori negano che le cifre ufficiali siano attendibili, affermando che gli atleti partecipanti sarebbero meno dei 12.000 dichiarati e che comunque in città qualche stanza d’albergo libera era possibile trovarla. Difficile capire se si tratti dei soliti pettegolezzi interni alla comunità gay o se ci sia un fondo di verità: quello che nessuno può negare è che gli Outgames abbiano ampiamente vinto la loro scommessa. La competizione sportiva veramente internazionale e di alto livello agonistico ha premiato uno sforzo organizzativo che ha permesso di realizzare 52 attività in 40 luoghi diversi della città in 35 discipline sportive molte delle quali riconosciute ufficialmente dalle federazioni nazionali. E il turismo non ha davvero niente di cui lamentarsi: “Siamo pienamente soddisfatti del risultato – commenta “Raynald parquet”, coordinatore del mercato turistico per il ministero del Turismo del Quebec – Avere qui 400 giornalisi da tutto il mondo e migliaia di persone che si divertono è esattamente quello per cui abbiamo così duramente lavorato”.

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E infine c’è il successo avuto dalla cerimonia di apertura con nomi del calibro di k.d. Lang e Martha Wash e di quella di chiusura che ha visto Liza Minnelli esibirsi davanti a un pubblico un po’ meno numeroso (molti partecipanti ai giochi erano già partiti) ma che ha accolto la figlia di Judy Garland da vera diva, nonostante con l’età la voce non sia sicuramente più la stessa. Uno show degno di una regina della musica, comunque, che ha intrattenuto il pubblico con la sua musica ma anche dialogando cordialmente con la folla, con charme e simpatia.
Dopo di lei sono salite sul palco altre stelle della musica canadese, nomi che a molti italiani diranno poco: Mélanie Renaud ha convinto tutti con la sua caldissima voce, e così hanno fatto anche Marjo e Marie-Chantal che si sono concesse un duetto. La cerimonia di chiusura è stata anche l’occasione in cui il sindaco di Montreal ha consegnato nelle mani dell’assessore alla cultura e allo sport di Copenhagen, Martin Geerson, la bandiera degli Outgames; sarà infatti la capitale danese a ospitare la prossima edizione mondiale dei giochi, che si terrà dal 1° all’8 agosto 2009. Aurevoir à Copanhagen!
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