Un altro brusco risveglio segnato dall’intolleranza, dall’omofobia e dall’estremismo.
Dei neofascisti hanno devastato la Scuola di cultura popolare di via Bramantino, alla periferia nord di Milano. L’associazione è stata imbrattata con sgrammaticati insulti omofobi (‘lesbicche ciuccate‘) e sessisti (‘puttane’), con svastiche dipinte di rosso, disegni osceni e un marchio finale che dice molto sulla matrice politica: ‘W Salvini‘.
A denunciare l’accaduto la pagina social de I Sentinelli di Milano, che ha condiviso due raccapriccianti immagini di quanto avvenuto all’interno dell’edificio, letteralmente devastato: “È successo questa sera a Milano. È successo nella scuola di Cultura Popolare in Via Bramantino, che da oggi avrebbe dovuto riprendere le attività. Ormai è un assalto al giorno. Ormai è sdoganato tutto. Tutto“.
Duro anche Fabio Galesi, ex consigliere comunale di Milano che ha così riportato l’assalto: “Mentre sono al dibattito della Festa dell’unità a Lambrate, ricevo le foto e il messaggio dell’assalto fascista alla Scuola di Cultura Popolare in Via Bramantino, nel Municipio 8, che da oggi avrebbe dovuto riprendere le attività. Oltre il gesto mafio-fascista, da notare le scritte accanto le svastiche… Abbiamo un ministro degli interni che inneggia violenza. Un gesto ignobile e allarmante dove tutte le forze democratiche del paese devono condannare!“.
Domenica 30 settembre, in piazza Duomo a Milano, ci sarà una manifestazione chiamata Intolleranza Zero, pensata per dire basta a questa indecente caccia quotidiana agli antifascisti, alle donne, ai migranti, a noi persone LGBT, a tutti noi che non dimentichiamo che proprio ottant’anni fa l’Italia conosceva la vergogna delle leggi razziste.
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Bella Italietta a cinque stelle, un bel posto!