Un atto estetico potente e meraviglioso per portare l’attenzione sulle tragedie che ancora affliggono buona parte della comunità LGBT mondiale: la modella trans Valentijn de Hingh ha indossato un lunghissimo abito realizzato unendo 72 bandiere di altrettanti stati del mondo in cui l’omosessualità è un crimine. L’effetto è stato davvero incantevole.
Il meraviglioso abito indossato dalla modella è stato realizzato dal designer olandese Mattijs van Bergen, mentre lo scatto è stato realizzato dal fotografo Pieter Henke.
Valentijn De Hingh, olandese, è stata la prima ambasciatrice transessuale dell’EuroPride. Lei ha cominciato a lavorare come modella nel 2008 e ha calcato importantissime passerelle, come ad esempio Comme des Garçons e Maison Martin Margiela, ed è la prima persona transessuale ad esser stata rappresentata dalla IMG Models, l’importante agenzia di moda americana.
Una testimonial esistenziale della liberazione e della parità, Valentijn, che è nata biologicamente maschio, sin dall’infanzia non riusciva ad accettare il suo corpo. I suoi genitori, allarmati, si sono rivolti persino a uno psichiatra. La diagnosi è stata subito chiara: disforia di genere. Valentijn è stata, così racconta, una bambina di 12 anni intrappolata nel corpo di un bambino. Oggi la venticinquenne olandese è una modella affermata che posa per brand e riviste di tutto il mondo.
“Sognavo di diventare una principessa Disney”, aveva dichiarato l’anno scorso la modella. “Amavo soprattutto il personaggio di Ariel, la sirenetta, che aveva bisogno di modificare il suo corpo per poter cambiare se stessa“.
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datti fuoco
aspetta e spera, sarà difficile tingere di acobaleno le bandiere di certi paesi