L’allarme bomba all’aeroporto di San Francisco era scattato immediatamente alla vista di quello strano rigonfiamento nei pantaloni di uno dei passeggeri diretti a New York. Gli agenti della TSA, l’organizzazione che si occupa della sicurezza negli aeroporti statunitensi, si erano subito mobilitati chiedendo a Jonah Falcon, questo il nome del passeggero, di svuotare le tasche. Ma niente, il rigonfiamento restava. E poi polvere sui pantaloni per rilevare esplosivi. Negativo. Evidentemente, la storia raccontata da Jonah non risultava credibile.
"E’ il mio pene" aveva cercato di spiegare l’uomo con il pene più lungo del mondo. Certo, portarsi dietro un pene lungo 23 centimetri a riposo e 35 in erezione non deve essere cosa agevole, specialmente in situazioni del genere.
"Il mio pene era a sinistra e non era eretto in quel momento" ha raccontato Jonah all’Huffington Post. Solo l’esame al body scanner ha permesso all’uomo, celebre in tutti gli States, ma evidentemente non abbastanza da essere riconosciuto all’aeroporto, di non perdere il volo per New York e di tornare a casa in tempo.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.