Si inaugura, con oggi, una nuova rubrica su gay.it: sarà la rubrica dove potrete scrivere al direttore del sito, Alessio De Giorgi, e sarà il contenitore per gli editoriali.
Chi si collegherà da oggi fino a venerdì su gay.it troverà, tra gli altri, il banner elettorale di Silvio Berlusconi e della Casa delle Libertà.
C’è chi troverà tutto ciò sbagliato, chi darà che quelli di gay.it sono dei venduti, chi dirà che è l’ennesimo esempio di deriva a destra del mondo gay, chi urlerà allo scandalo.
Abbiamo ampiamente riflettuto se accettare o meno la campagna e, nel fare questo, non abbiamo minimamente tenuto conto degli orientamenti politici che vi sono nella redazione.
Dico subito che se la campagna fosse stata di Alleanza Nazionale, della Fiamma Tricolore o di qualcun altro di quei partitini cattolici che per il World Pride, o in altre occasioni, hanno duramente attaccato le battaglie del movimento gay e lesbico italiano, in tal caso non avremo avuto alcun dubbio nel non accettare la campagna: come dice l’amico Gianpaolo Silvestri in una intervista rilasciata giorni fa al nostro sito, "penso che il masochismo sia un’ottima pratica erotica, se la si vuol fare, ma in politica è solo auto-distruzione, auto-castrazione e auto-annientamento". La campagna era però di Forza Italia: un partito che sulla questione gay ha avuto prese di posizione differenti e che ha al suo interno un’anima laica e liberale, per quanto il suo peso politico è progressivamente diminuito negli ultimi anni. Con questo non voglio dire che condividiamo quella pubblicità: ma che più semplicemente avremo evitato pubblicità di partiti omofobi, con lo stesso criterio con cui un mese fa abbiamo rifiutato pubblicità di una ditta che produce armi.
Gay.It non è un organo di partito, nè il giornale dell’Arcigay o di quella parte del movimento gay e lesbico che è schierata a sinistra. Certo, Gay.it ha scelto in queste elezioni di sostenere i candidati gay: ma questa è una scelta che prescinde dalle appartenenze politiche, è una scelta di sostenere i nostri candidati. Punto e basta. Gay.It è una azienda che per centrare gli obiettivi che si è posta ha bisogno di raccogliere pubblicità e Forza Italia è un partito politico che ha scelto di non escludere gay.it dalla sua pianificazione per la campagna elettorale. E’ unicamente sulla base di questa considerazione che abbiamo scelto di accettare la campagna pubblicitaria di Silvio Berlusconi ed è unicamente sulla base di questa considerazione che vi prego di giudicarci.
Non sottovalutiamo poi il fatto che Forza Italia abbia deciso di fare campagna elettorale anche su gay.it: oltrechè un segnale forte per noi di riconoscimento della nostra capacità di raggiungere molti utenti, ciò è palesemente un ulteriore esempio di "sdoganamento" della questione gay anche in quel partito.
A chi infine ci dice che ci siamo venduti al ‘dio denaro’, ricordo che gay.it vive di pubblicità e che nel 2001 l’obiettivo per il pareggio di bilancio, e non per portare utili agli azionisti, supera il miliardo di lire…. siete così sicuri che saremo disposti a trovare 25.000 gay in Italia disposti a pagare un ‘abbonamento’ annuale di 50.000 lire ?
Un caro saluto
Alessio De Giorgi, direttore
email: [email protected]
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