Il turismo gay friendly è il nuovo oggetto del desiderio della politica locale italiana: ora si muove il Piemonte.
La Regione Piemonte ha avviato un processo che punta a trasformarla in una delle mete privilegiate del turismo gay friendly in Italia. I viaggiatori LGBT valgono il 7% dell’intero mercato turistico nel mondo, con 70 milioni di persone in viaggio ogni anno e con, si stima, un’ottima capacità di spesa media.
Una nicchia turistica a cui il nostro Paese si sta mostrando sempre più interessato, come dimostra la candidatura avanzata da Milano ad ospitare il convegno mondiale dell’ILGTA, l’International Lesbian and Gay Travel Association.
Se realtà come Miami, San Francisco, Palm Springs, Tel Aviv, Mikonos, Barcellona, restano le classiche mete leader del turismo LGBT, in Italia, su 60 milioni di turisti che visitano il nostro Paese ogni anno, dai 3 ai 6 milioni si ritiene che facciano parte della comunità LGBT.
L’associazione LGBT Quore è da anni affianco al Piemonte per sviluppare il settore turistico gay friendly: “Un lavoro importante – dice Silvia Magino, di Quore – allineato e concreto che ha coinvolto, fino ad ora, tre Atl, Langhe e Roero, Distretto dei laghi, Ascom e Turismo Torino”.
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