La Bi-trama è tessuta. Torna alla stragrande e con un nuovo e imprevedibile look bisex il più intrigante tra i mitici eroi Marvel, quello sfigatone di Peter Parker che grazie ai suoi ultrapoteri riesce a salvare la gente, eliminare i pericolosi nemici che mettono a rischio la sicurezza della città e preservare l’amore per la bella Mary Jane.
E il segreto di Spiderman non è tanto la forza sovrumana quanto l’agilità felina e quelle magiche ragnatele sparate dai polsi che qui, tra l’altro, si inceppano più di una volta. Questo sequel kolossal ha già incassato in Italia in un solo weekend circa 9 milioni e mezzo di euro, raggiungendo uno dei massimi incassi della storia in proporzione al numero di copie (ben 800). In America ‘Spiderman 2‘ ha fruttato al protagonista Tobey Maguire ben 17 milioni di dollari intrappolandolo definitivamente nel ruolo dell’eroico superragno: il terzo episodio è previsto per il 2007.
Intanto Peter Parker ha di nuovo perso il lavoro e l’amore: l’ambiziosa attrice di teatro (Kirsten Dunst, bella e astuta come una miss in carriera) si è fidanzata con un bell’astronauta e tratta Parker con sufficienza. Nel fenomenale inizio del film l’occhialuto e impacciatissimo ragazzotto si è improvvisato pizza boy e deve recapitare sette pizze a un indirizzo lontano ben 42 isolati ma ovviamente non ce la farà pur capendo che per trattare coll’innominabile e tremendo direttore baffuto del ‘Daily Bugle’, J. K. Simmons (J.J.Jameson), bisogna correre sempre più velocemente.
Ma ecco che appare il fascinoso Harry Osborn (James Franco, già James Dean per la tv) intenzionato a sedurre a suo modo il timido Parker poiché vuole vendicare la morte del padre, Green Goblin, ed è legato in maniera evidentemente sentimentale al Dottor Otto Octavius che è riuscito a creare quattro tentacoli metallici lunghi 5 metri controllabili con impulsi nervosi grazie a un bioimpianto installato nella colonna vertebrale.
Come ben sa chi conosce questa similpiovra antieroica qui interpretata dal paffuto Alfred Molina di ‘Chocolat’ (nel film è molto meno dark che nel fumetto e con un’aria accademico-professorale più marcata) all’inaugurazione del diabolico marchingegno un’esplosione causata dal cattivo uso del carburante nucleare (tritio manipolato contenuto in sfere luminescenti) lo rende consapevole dei suoi poteri distruttivi.
Le sfide tra Superman e il famigerato Dr. Ock sono le più riuscite del film grazie a effetti speciali eccellenti e un ritmo vorticoso: c’è pure spazio per l’adorabile zia May, vecchiettina con arma segreta (il suo ombrello stile Mary Poppins) che la salverà dal cattivone sbriciola-grattacieli.
In questo riuscito episodio, girato con abilità straordinaria da un ispirato Sam Raimi (‘La casa’) che gli ha infuso una vitalità insolita e un certo sguardo techno-gore molto contemporaneo (il film è molto violento e inadatto ai bambini) gioca con astuzia sul sottotesto bisex tra Ock, Peter e Harry: non vi sveliamo se gli leva la maschera o no in una delle scene più emozionanti visibile anche nel trailer ma vi assicuriamo che gli sguardi tra i tre vanno spesso oltre una necessaria ambiguità di facciata.
Le insicurezze di Parker sono evidenti anche sul piano sessuale: dalle ragnatele che non partono a tempo debito ai suoi improvvisi dubbi con sguardo catatonico-perplesso di fronte alle improvvise profferte amorose di Mary Jane.
Tra i vari gadget acquistabili c’è persino il romanzo ufficiale scritto da Peter David, autore di alcuni episodi di ‘Star Trek’.
Finale orrendo (pensate a Julia Roberts) e macello finale in puro stile paranoide con accenni all’11 settembre.
Travolgente.
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