Il fatturato mondiale del turismo LGBT è pari a 221 miliardi di dollari. Un’enormità di denaro che l’Italia, purtroppo, parrebbe quasi schifare, limitandosi ad un giro di affari di ‘solo’ 2.7 miliardi di euro.
Il Bel Paese è una meta ambitissima dalla comunità LGBT internazionale, ma di strutture ad hoc se ne contano sulle dita di una mano, così come le località. Alessio Virgili, ambasciatore per l’Italia di International Gay e Lesbian Travel Association e tra gli organizzatori della 37esima Convention International Gay e Lesbian Travel Association che si terrà a Milano nel 2020, ne ha parlato con Business Italia.
Virgili, incredibile ma vero, ha trovato difficoltà persino nell’organizzare la convention Iglta. “Stavano quasi per scadere i termini, appena sentivano di che si trattava ci dicevano che erano già tutti pieni, poi abbiamo avuto la fortuna di trovare l’Ata Hotel Expo Fiera, ma anche il comune ci ha dato un grande supporto, prima di Milano negli anni scorsi aveva tentato di coinvolgere città come Roma e Palermo”.
Secondo Geta (Gay European Tourism Association), i gay in Europa sarebbero circa 22,6 milioni, con una capacità di spesa turistica che varia tra i 48 e i 52 miliardi di euro. In Italia il fatturato annuo generato vale circa il 7% , rispetto al 10% della media mondiale. Uniche eccezioni, per quanto riguarda le mete gay nazionali, Gallipoli, Roma e la Versilia, con il suo “Friendly Versilia“, che coinvolge ovviamente Torre del Lago.
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