Deve già scontare 978 anni di prigione per aver stuprato e ucciso una ragazzina di 15 anni, ma questo non ha impedito al 45enne Dana Martin di pianificare la castrazione e l’omicidio di Justin Bieber. Nel penitenziario di Southern New Mexico, Martin aveva reclutato il suo compagno di cella Mark Staake che a sua volta aveva coinvolto il nipote Tanner Ruane per eseguire una serie di omocidi che sarebbero dovuti culminare con la castrazione e l’uccisione del giovanissimo cantante, oltre che della sua guardia del corpo.
Staake era uscito di progione a ottobre ed era andato in Vermone con il nipote per compiere i primi due omicidi. Da lì avrebbero dovuto raggiungere New York per compiere il loro crimonoso piano ai danni di Justi Bieber durante uno dei due concerti della pop star in programma il 28 e 29 novembre al Madison Square Garden.
Secondo la deposizione firmata da Martin, Ruane avrebbe dovuto castrare Bieber e la guardia del corpo con un paio di cesoie da giardino e avrebbe ricevuto in cambio 2500 dollari per ogni testicolo strappato alle vittime, mentre il compito di uccidere la pop star sarebbe toccato a Staake che l’avrebbe strangolato con una cravatta in tessuto morbido.
Per fortuna i due sono stati fermati dalla polizia di frontiera sull’autostrada che doveva portarli fuori dal Vermont.
Martin, Rouane e Staake sono adesso accusati di cospirazione al fine di commettere omicidio e per commettere lesioni gravi.
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