Gli italiani LGBT che vanno a Londra non cercano il lavoro, cercano l’apertura mentale

Il sogno di una vita libera prima del lavoro.

italiani lgbt+
2 min. di lettura

What About Us? è un progetto dedicato agli italiani LGBT che hanno lasciato il Belpaese per trasferirsi a Londra, e ci rivela che la ricerca di un lavoro non è una delle cause principali del loro trasferimento.

Sono 350.000 gli italiani che si stima siano ora presenti a Londra: l’intenzione è quella di costruirsi una nuova vita che l’Italia non è riuscita ad offrirgli e il numero è in continua crescita. Il progetto What About Us? in particolare, vuole supportare gli italiani LGBT emigrati nella capitale britannica, dove possono vivere la propria omosessualità più liberamente rispetto al Paese d’origine.

Non c’è bisogno di ricordare che l’Italia si trova agli ultimi posti in fatto di tolleranza, e ne sono la prova i continui attacchi alla comunità LGBT da parte della politica e le aggressioni omofobe che negli ultimi mesi stanno minacciosamente aumentando. What Abous Us? ha l’intenzione di capire la comunità gay (italiana) a Londra, cercando anche di comprendere le motivazione che l’hanno spinta a lasciare l’Italia.

La vita privata prima della ricerca del lavoro per gli italiani LGBT

Il sondaggio condotto dal progetto riporta che prima della ricerca di un lavoro fisso e ben pagato, la scelta di prendere un biglietto di sola andata per la città britannica è la prospettiva di poter vivere la propria vita liberamente, potendo ad esempio manifestare affetto per una persona dello stesso sesso in pubblico senza timore, potersi sposare e un giorno anche adottare un bambino (o averlo tramite GPA).

Claudia Delrio, l’ideatrice del progetto, è una dei tanti italiani che si è trasferita a Londra, e ha spiegato che la sua intenzione è dare una voce a quelle persone che hanno deciso di abbandonare la realtà opprimente che l’Italia propina, ma con la speranza nel cuore e con la forza d’animo di volerla cambiare, anche se da lontano. Questa ricerca sul campo è più di un semplice progetto, ma un movimento per rendere il cambiamento effettivo”È infatti curioso che 7 italiani LGBT su 15 abbiano voluto lasciare lo Stivale non per il lavoro, ma solo per vivere il proprio orientamento sessuale più liberamente. Solo 4 su 15 hanno preso questa decisione per ricercare un lavoro all’estero. 

What About Us? nel corso della sua indagine, ha chiesto anche: Pensi che l’omofobia sia un problema attuale nella realtà londinese?”. Circa metà degli intervistati ha dichiarato che l’omofobia è un problema internazionale, l’altra metà vede l’omofobia italiana maggiore rispetto a quelle inglese. Comunque, per il 40% la comunità LGBT è più unita nel Regno Unito rispetto a quella italiana e solo il 13% non vede differenze. Il restante non ha espresso un’opinione a riguardo.

Credits: Qui Londra

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
Rocco Smit 10.9.18 - 18:52

Mi sa che...più che mentale...l’apertura che cerchiamo noi gay sia un’altra...!

Trending

Priscilla

Priscilla, 30 anni dopo arriva il sequel della Regina del Deserto

Cinema - Redazione 22.4.24
Lil Nas X: Long Live Montero, recensione. Essere icona queer, orgogliosa e rivoluzionaria - Lil Nas X - Gay.it

Lil Nas X: Long Live Montero, recensione. Essere icona queer, orgogliosa e rivoluzionaria

Cinema - Federico Boni 22.4.24
BigMama a Domenica In

BigMama: “Prima di Lodovica nascondevo la mia sessualità, non pensavo di meritare amore”

Musica - Emanuele Corbo 22.4.24
Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: "L'amicizia non finisce mai" (foto e video) - Victoria Beckham - Gay.it

Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: “L’amicizia non finisce mai” (foto e video)

News - Redazione 22.4.24
chat gay grindr

Grindr sotto accusa: avrebbe condiviso con terze parti lo status HIV di migliaia di utenti

News - Francesca Di Feo 22.4.24
Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: "Un sogno diventato realtà" - Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri genitori - Gay.it

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: “Un sogno diventato realtà”

Culture - Redazione 23.4.24

I nostri contenuti
sono diversi

Disinformazione e Comunita LGBTIAQ - Distortə, la conferenza organizzata a Roma da EDGE e GayNet

Qual è l’impatto della disinformazione sulla vita delle persone LGBTIAQ+?

Culture - Francesca Di Feo 5.4.24
Cosa intendiamo per affermazione di genere?

Genere non binario (ENBY): il sondaggio Genderation Data Drive per una raccolta dati sulle identità Non-Binary

News - Redazione Milano 9.4.24
William Wragg - Grindr

Da Grindr a Whatsapp, l’assedio gay al parlamento britannico ha nome e cognome

News - Mandalina Di Biase 9.4.24
Vittorio Menozzi, Federico Massaro e Stefano Miele, Grande Fratello

Grande Fratello, le parole di Stefano Miele suscitano polemiche: “Secondo me Federico è gay”

Culture - Luca Diana 22.1.24
africa lgbt

Storia di un mondo al contrario, così i diritti LGBTIQ+ spaccano il mondo

News - Giuliano Federico 6.12.23
Peter Spooner, Rishi Sunak

“Chiedete scusa alle vittime di transfobia!” il padre di Brianna Ghey al primo ministro Sunak

News - Redazione Milano 8.2.24
questionario-coppie-lgbtqia

Il benessere delle coppie LGBTIAQ+, un tema su cui nessuno indaga: il questionario a cui partecipare

News - Francesca Di Feo 27.2.24
giornata-internazionale-della-visibilita-transgender

Un terzo degli studenti si dichiara LGBTQIA+

News - Redazione 30.1.24