In dieci anni la musica cambia, così come la tecnologia con cui va a braccetto e senza accorgetene ti ritrovi anche tu diverso e pieno di peli dove non dovrebbero esserci peli.
Questo è il presupposto oggettivo per confermare quanto sia dura stilare una classifica di una manciata di canzoni pop di una decade.
La selezione può dipendere sempre da tanti fattori: da come si stava emotivamente durante quel periodo, da come viene ricordata una canzone, se ha stancato per i troppi ascolti o se ha un significato personale.
Con il tempo alcune canzoni che piacevano possono risultare datate o degli abbagli colossali, poi però ci sono quelle che se ascolti per caso ti fanno sentire compreso, come se ti stessero facendo un favore o l’occhiolino e attenzione perché nel ricambiarlo potresti sembrare la pazza di Trastevere.
Canzoni che ti si appiccicano addosso e nonostante tu voglia fare l’indie, che come gli hipsters in realtà non esistono più, ti accorgi di essere custode di un guilty pleasure segreto.
Quindi cercando di essere il più neutrale possibile e al grido di “l’ascella è la nuova vagina” (affermazione un pò forte ma a quanto pare in voga tra i giovani) ecco la classifica delle dieci (che poi sono undici) canzoni e singoli pop del decennio!
10) Praying – Kesha (2017)
Da ragazza sfascia-party di “Tik Tok” a donna devastata da un periodo buio e fragile che rinasce in questa canzone struggente ed emotiva.
09) Flatline – MKS (2013)
Sorprendere e sperimentare in un ambito musicale commerciale è sempre un rischio ma in questo caso il risultato è fenomenale, sopratutto se si parla di una Girlband sopravvissuta all’olocausto discografico.
08) Wrecking ball – Miley Cyrus (2013)
Miley Cyrus nuda su una palla per demolizioni. Iconica. Stop.
08b) Chandelier – Sia (2014)
A gamba tesa questa canzone ha cambiato le regole del suono pop miscelando l’ urban, voci gracchianti e ritornelli da stadio. Una bellissima pessima idea.
07) Formation – Beyonce (2016)
Più che una canzone un mood, una posa, un cappello enorme. Swag!
06) We found love – Rihanna (2011)
Solo l’intro è una festa per un apri pista perfettamente prodotta che suona da sempre come un evergreen.
05) Stay with me – Sam Smith (2014)
La semplicità e l’onestà di una canzone facile che non approfitta di sfarzi sonori e rimane a galla mentre tutti nuotano senza direzione.
04) Green Light – Lorde (2017)
La conferma di un evoluzione musicale in atto, Lorde non ti da quello che cerchi ma quello che non hai ancora capito e ti spinge a farlo.
03) Shake it out – Florence and the machine (2011)
La liberazione hippy a braccia aperte e occhi chiuse, la colonna sonora per tutte le volte che decidi di abbandonarti.
02) Born This Way – Lady Gaga (2011)
Inno alla diversità, all’accettazione, il suo enorme successo nasce da una forte necessità di sentirsi rappresentati e non giudicati.
01) Dancing on my own – Robyn (2010)
L’apoteosi di una bel brano pop che non invecchia mai, perché piangere mentre balli ti spoglia e ti rende vulnerabile
toccando tutte le corde e se è solo una canzone a farlo, allora deve essere la migliore.
di Massimo Fava
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