Erano gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Era un amore proibito. Un amore tra due omosessuali. Dovevano vivere la loro relazione in segreto, poiché se fossero stati scoperti, sarebbero stati arrestati. Erano due soldati gay, e come ogni altro soldato, si scambiavano lunghe lettere d’amore. Seicento, per l’esattezza.
Uno dei due partner era Gilbert Bradley. Dell’altro, al momento si sa solamente che si chiava Gordon (il suo cognome, scoperto dopo 70 anni, era Bowsher). Per non far capire a nessuno che era un uomo, si firmava solamente con la lettera G. Nascondere la proprio omosessualità era necessario: se si fosse saputo, Gilbert sarebbe stato immediatamente giustiziato.
Alcune lettera scambiate tra i due soldati gay
Le 600 lettere ritrovate sono state raccolte in un libro che racconta anche dell’amore omosessuale ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, più precisamente intorno al 1930-40. Una lettera del 1939, ad esempio, dice:
Mio caro, rimango tutta la notte steso a letto, sveglio, aspettando il postino della prima mattina, e quando non mi porta nulla da te io semplicemente esisto, una massa di nervi… Tutto il mio amore, per sempre, G.
Un’altra, l’anno dopo, riporta:
Mio piccolo. Non c’è nulla che desidererei di più, nella vita, che averti qua con me sempre… Non posso immaginare quale sarebbe la reazione di tua madre e di tuo padre… Il resto del mondo non concepisce il nostro amore, non sanno che è amore.
Una lettera scritta oltre 70 anni fa, ma che dimostra come sull’omosessualità e sul coming out le cose non sono cambiate. La paura di dirlo ai propri genitori, di vivere la propria relazione apertamente, senza nascondersi.
Come riporta la History Collection, Gilbert Bradley è morto nel 2008. Fino a quel momento, la corrispondenza tra i due soldati gay era rimasta segreta. Quando un’agenzia immobiliare sistemò l’abitazione per metterla in vendita, vendettero tutti i cimeli a un negozio d’antiquariato, che scoprì anche le lettere che vennero poi cedute al museo di Oswestry, che solamente quest’anno ha deciso di pubblicarle.
ho vissuto x i grandi sentimenti e non ho mai fatto nulla che non fosse mosso dall'amore .o perlomeno da un innamoramento.ho conosciuto le lettere d'amore e cio' che le fa nascere.non posso che capire la dolcezza di questi due uomini. e la fortuna di essersi incontrati.a volte è proprio quella che ci vuole.un pizzico di fortunax trovare i tempi e le persone giuste.oggi , è triste dirlo , ma l'amore non regna nel cuore dei gay.o perlomeno quello che concepisco io.
Mi ricorda la splendida miniserie , con Vanessa Redgrave , " L'uomo con la camicia arancione" , reperibile in rete con i sottotitoli in Italiano. Peccato che la storia di Gilbert Bradley sia terminata quando si è innamorato di un altro uomo. E l'ex ha avuto l 'eleganza di scrivergli " Capisco che lui si sia innamorato di te : l'ho fatto anch'io". Altri tempi , altre storie!