Esattamente due anni fa, era gennaio 2018, Grindr diventava cinese, grazie all’acquisizione da parte di Beijing Kunlun per un totale di 245 milioni di dollari.
Passati due anni, e non poche polemiche per i presunti dati privati ‘rubati’ da Pechino, la celebre app lanciata il 25 marzo 2009 dalla Nearby Buddy Finder, LLC, potrebbe diventare italiana, come riportato dal Corriere della Sera. Bending Spoons, che è tra le prime dieci aziende al mondo per download di app, ha infatti deciso di acquistare proprio Grindr. Startup fondata nel 2013 da Luca Querella, Francesco Patarnello, Luca Ferrari e Matteo Danieli, Bending Spoons comprende dall’estate scorsa in qualità di soci di minoranza anche la banca d’affari Tip, riconducibile a Giovanni Tamburi, il fondo Nuo Capital e soprattutto la Holding14 di Fininvest, facente capo a Luigi Berlusconi e alle sorelle Barbara ed Eleonora, figli di Silvio e di Veronica Lario.
Ebbene Bending Spoons, secondo quanto riportato da Il Messaggero, avrebbe offerto 260 milioni di dollari per mettere le mani su Grindr, grazie ad un contratto di finanziamento con un pool di banche italiane (Intesa Sanpaolo e Banco Bpm, Banca Ifis e Illimity). IntesaSp e Banco Bpm parteciperebbero con più di 100 milioni, mentre Illimity e Banca Ifis con 35 milioni, scrive Rosario Dimito su Il Messaggero. Ad oggi, Grindr ha circa 4 milioni di utenti in tutto il mondo.
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