In un paese in cui non esiste ancora nessuna forma di riconoscimento per le coppie dello stesso sesso e le famiglie omogenitoriali, anche la tessera con lo “sconto famiglia” rilasciata ad una coppia di neomamme da un supermercato assume il valore di un’uguaglianza riconosciuta dalla società, o almeno da una parte sempre più consistente di essa.
È successo a Treviso dove Francesca e Daniela, due neomamme lesbiche, si sono viste rilasciare dalla Coop di Fiera (alle porte della città) la tessera sconto prevista dalla promozione per i neogenitori lanciata dal supermercato. A raccontare il fatto è una delle due donne, sul proprio profilo Facebook. Quando qualche giorno fa la coppia si è recata al supermercato, vedendo una delle due con il figlio di tre mesi in braccio, le commesse hanno chiesto loro di chi fosse il figlio per potere attivare la tessera con lo sconto promozionale per i neogenitori.
Le due donne hanno spiegato che sono una coppia e che il bimbo è figlio di entrambe. Senza fare una piega, secondo il racconto di Daniela, la commessa ha compilato due tessere, una per ognuna delle mamme.
“Per la Coop sia io che Francesca siamo neogenitori e abbiamo diritto per un anno allo sconto del 10% sulla spesa fatta con la tessera di una qualsiasi di noi due – ha scritto Daniela sul social network -: siamo felici”!. Inutile sottolineare che non è tanto lo sconto a rendere felici le due donne, quanto il fatto di essere state riconosciute come una coppia di neogenitori, come sarebbe successo con qualsiasi coppia etero, come dovrebbe essere sempre.
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