Luisa Casati, nata Luisa Adele Rosa Maria Amman, è stata una nobildonna e collezionista d’arte italiana, nata nel 1881 e morta nel 1957.
Dopo aver omaggiato San Francesco e David Bowie, Achille Lauro ha deciso di trasformarsi proprio nella Divina Marchesa Luisa Casati Stampa per la sua terza serata al 70esimo Festival di Sanremo, mandando in tilt i social.
“Musa ispiratrice dei più grandi artisti della sua epoca. Grande mecenate, performer prima della performing art e opera d’arte vivente“, la marchesa è sbarcata all’Ariston grazie al 29enne cantante romano, con copricapo piumato e diamantato, rossetti incastonati nei guantini di pelle, calze a rete, trucco e unghie pittate. Un manifesto espressivo targato Gucci a dir poco rivoluzionario, se inserito all’interno del carrozzone nazional-popolare del Festival, da deragliare e reindirizzare dopo 70 anni di strada a senso unico.
“Me ne frego“, canta Achille mentre trucca e bacia Boss Doms, scandalizzando le anziane signore in platea che fischiano e rumoreggiano dinanzi a cotanta spiazzante, coraggiosa e straordinaria meraviglia, stracolma di citazioni, contenuti, simbologie. E non è finita qui, perché domani si chiude. In bellezza?
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