In Finlandia, negli ultimi giorni, sono state completate le procedure per due adozioni da parte di un coppia composta da due donne e una seconda di due uomini. A confermare la notizia è stata l’associazione Sateenkaariperheet, l’associazione Famiglia Arcobaleno. Le adozioni gay sono diventate possibile grazie al Marriage Act. Il provvedimento che tre anni fa ha legalizzato il matrimonio egualitario e riformato la legge sulle adozioni, consentendo anche alle coppie LGBT di poter adottare un bambino.
E solo ora è arrivata una buona notizia: entrambe le coppie gay hanno avuto il loro piccolo, diventando così una famiglia arcobaleno. Le due nuove famiglia vivranno nella regione della capitale finlandese, Helsinki.
Adozioni gay: si guarda all’interesse del bambino
L’assistente sociale Aulikki Haimi-Kaikkonen ha spiegato:
Per ogni bambino, viene attentamente considerata la famiglia che soddisfa meglio i bisogni del bambino. La decisione tiene anche conto, ove possibile, dei desideri dei genitori biologici in merito al tipo di famiglia in cui verrà collocato il bambino. Ciò può avere un impatto sui tempi di attesa dei candidati.
Come accade in Italia (per le coppie etero, le adozioni gay non sono ancora consentite), la procedura di adozione è molto lunga, e può richiedere anche diversi anni prima di essere inseriti nella lista di possibili (futuri) genitori. Altri mesi se non anni poi occorrono per trovare una donna che vuole dare in adozione il bambino.
Ma Juha Jämsä, direttore esecutivo dell’Associazione delle famiglie LGBT, mostra anche le problematiche:
È improbabile che l’adozione sia il modo più comune per le coppie maschi di avere figli. Tuttavia è un’importante opportunità aggiuntiva per gli uomini, le cui opportunità di formare una famiglia con bambini nel loro complesso sono state molto limitate.
Jämsä si riferisce alla GPA, pratica adottata in particolare dalle coppie gay, solitamente molto costosa e vietata in alcuni Stati, tra cui l’Italia (indipendentemente dall’orientamento sessuale della coppia). Ma GPA a parte, riconoscere che le adozioni gay è un passo in avanti molto impostante. Dà una famiglia a quei bambini che altrimenti andrebbero in altre strutture, aspettando anch’essi anni prima di avere dei genitori. Che siano una mamma e un papà, o due madri o due padri.
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