Alessandriaoggi.info è un seguito quotidiano locale della cittadina piemontese. Oggi ospita un articolo , su cui Arcigay Torino ha già inviato una segnalazione all’Ordine dei Giornalisti, che è intriso di omofobia allo stato puro. Firmato un tale Federico Fossati. Leggiamone alcuni passaggi che sono vere e proprie folgorazioni.
“Vogliamo dire le cose come stanno? Un omosessuale o bisessuale ex uomo adotta pratiche sessuali sia schifose che pericolose per la salute.” Questo l’incipit. Ma Fossati va oltre: “Finché tali pratiche restano fra consenzienti tra quattro mura, non ci dovrebbe essere niente di illecito, se non il rischio volontario di farsi del male, ma quando si arriva all’aggressività o semplicemente all’esibizionismo si cade nei normali casi di stupro o di atti osceni in luogo pubblico che rientrano fra i reati che si commettono qualunque sia la tendenza sessuale. Da adulti all’omosessualità si arriva quasi sempre gradualmente, dopo avere praticato tutte le “normali” esperienze eterosessuali che, non arrecando più piacere sufficiente, portano quasi automaticamente a masochismo e sadismo, e poi inevitabilmente alla sodomia, il tutto condito con un pizzico di droga sempre più pesante: tali pratiche, se seguite in modo incontrollato o sfrenato, comportano il rischio più o meno grave di malattie, quasi sempre contagiose (non solo AIDS, quindi), di autolesionismo e di danni ai partner e sarebbe lodevole da parte del legislatore o dell’educatore prevenire tali inconvenienti o punirli adeguatamente quando accadono.”
Fossati ne ha anche per le lesbiche: “Per l’omosessualità delle ex-donne il percorso è quasi identico, anche se forse meno violento, a meno che non si usino particolari “attrezzature”, ma ugualmente seminato di pericoli.” E per i gay pride: “Non si capisce in ogni caso (uomini o donne) come l’esibizionismo dei cortei osceni delle manifestazione del tipo “gay-pride” sia, alla fine di lunghe trattative, autorizzato dalle prefetture, mentre un corteo di giovani e piacevoli nudisti, se volesse sfilare, per esempio per una festa, non riceverebbe mai l’autorizzazione: significa che anche i gay hanno formato le proprie lobby e hanno raggiunto un livello sufficientemente importante in campagna elettorale.”
Accanto ad omosessuali maschi e femmine, Fossati parla anche di un terzo tipo di omosessuali: “Il terzo caso di omosessualità, che credo sia raro, ma forse è l’unico che merita attenzione a livello medico-scientifico e comprensione da parte dell’umanità “normale”, è quello congenito, dovuto a malformazione di organi genitali o a difetti psicosessuali intervenuti fin dalla nascita o per shock subiti in tenerissima età: in questi casi occorre l’intervento medico, psichiatrico o chirurgico per ripristinare e stabilizzare quelle che erano chiare anomalie fisiologiche.”
Curiosa infine la presa di posizione di Fossati favorevole ad un qualche riconoscimento delle coppie del medesimo sesso: “Dunque, purché i “coniugi” non incorrano nei reati sopra prospettati (diffusione di malattie veneree o peggio, aggressione, esibizionismo) dovrebbe essere riconosciuta la coppia di fatto dal punto di vista burocratico-anagrafico, amministrativo ed economico, ma si dovrebbe vietare l’estensione della famiglia oltre i due coniugi, che, si voglia o no, sono anomali.”
Immediata la reazione di Arcigay Torino. “Le parole scritte da Federico Fossati sul quotidiano online Alessandria Oggi, pubblicate lunedì 5 ottobre scorso, sono molto gravi” dichiara Marco Alessandro Giusta, Presidente di Arcigay Torino. “Le teorie su cui il giornalista basa le sue congetture ci riportano nel Medioevo; l’articolo, ricco di pregiudizi e insulti, sfocia in una palese discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, giudicandole malate, aggressive, esibizioniste e sadiche, rispolverando posizioni assurde e infondate. Arcigay Torino denuncia con forza il modo scorretto di fare informazione, divulgando falsità”.
A tale proposito, il Presidente di Arcigay Torino ha scritto una lettera alla Redazione di Alessandria Oggi, chiedendo spiegazioni e provvedimenti a riguardo. Oltre il danno la beffa: la risposta della Redazione è stata un derisorio “Pensate alla salute che è meglio”. Con ciò si evince l’intenzione di essere complici di una visione distorta e sicuramente inappropriata di ciò che è l’amore tra due persone dello stesso sesso, che dopo tutto non è per nulla diverso da quello tra due persone di sesso diverso.
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