La storia di Corey Maison, adolescente transgender d’America, è arrivata su Canale 5 grazie ad Amici di Maria e a Giuliano Peparini. In uno dei suoi tanti ‘quadri’, il direttore artistico ha montato per Javier una coreografia contro la transfobia, lanciata proprio da un rvm di una sorridente Corey.
Ciao sono Corey, ho 14 anni. Quando ero piccola mi piaceva giocare con le bambole e travestirmi. Ma sempre a casa, perché sono nata maschio. In quinta sono stata bullizzata talmente tanto che ogni giorno tornavo a casa piangendo. Volevo solo morire. Un giorno mia mamma mi ha fatto vedere un documentario su una ragazza nata maschio. Ho detto a mia madre “sono come lei, sono una ragazza!”. Non c’è niente di sbagliato in me, sono transgender. Sono così felice ora. Voglio dire a tutti quelli che sono stati bullizzati. Sappi che se anche ora non pensi di esserlo, sei incredibile, sei bello, vali molto, e sei amato.
Solo a questo punto ha preso vita la coreografia, con il bel Javier, ballerino cubano, chiamato a far rivivere la storia di Corey, sulle note di Smile di Nat King Cole. Circondato dai bulli, strappato dai suoi vestiti da ragazza e dalla bambola tanto amata, ma fortunatamente salvato, aiutato, da persone mascherate, senza volti, che dovrebbero rappresentare il lato buono di una società ancora oggi troppo discriminatoria.
Studio privo di pubblico causa Coronavirus, ma ci piace immaginare tanti applausi comunque, dai divani di casa del pubblico televisivo.
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un bel balletto.anche se non credo alla storia del gender. è solo x confondere le personeuno puo' sentirsi donna , ma non sara' mai donna e viceversa.