x
Home / News / “Arcilesbica viola lo statuto ARCI con posizioni transfobiche”, petizione on line per espellerla

“Arcilesbica viola lo statuto ARCI con posizioni transfobiche”, petizione on line per espellerla

Ma una ventina di associazioni si sono schierate al fianco di Arcilesbica, sottolineando come il loro sarebbe ‘femminismo’, e non transfobia.

Arcilesbica
3 min. di lettura

Tutti contro Arcilesbica. O quasi. L’ultima sparata contro le persone transgender, l’ennesima, ha nuovamente scatenato un dibattito all’interno della comunità LGBT, con tanto di raccolta firme che ora chiede ufficialmente l’espulsione di Arcilesbica dalla Federazione ARCI.

Da alcuni anni Arcilesbica usa i propri canali di comunicazione per esprimere posizioni transfobiche e trans-escludenti, sempre più in aperto contrasto con i valori e con lo Statuto della Federazione ARCI di cui fa parte e che, invece, promuove il riconoscimento della libera espressione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, senza alcuna discriminazione e distinzione“, si legge nella petizione. “La pagina facebook di Arcilesbica Nazionale ha più volte ribadito con post, commenti e grafiche l’idea che le persone trans*, in particolare le donne trans*, non sarebbero da considerarsi per la loro identità di genere, ma per il sesso biologico, con affermazioni come “lesbica è una donna che desidera una donna (e non un uomo che si sente donna)” (25 maggio 2020). Tali affermazioni sono lesive della dignità delle persone trans*, la cui autodeterminazione viene in questo modo negata, provocando grave sofferenza in una comunità già vittima di numerose discriminazioni in Italia“.

La Federazione ARCI riunisce le 14 associazioni che, in periodi diversi, sono nate dall’esperienza originaria dell’Associazione Ricreativa Culturale Italiana fondata a Firenze nel 1957. Nel 1995, è stato siglato il patto federativo per tutelare e preservare il patrimonio ideale e culturale dell’ARCI e per promuovere l’adozione e il rispetto da parte delle associazioni federate di principi e regole comuni di riferimenti ispirati alla storia associativa dell’ARCI. La lotta contro ogni forma di discriminazione è da sempre un elemento fondante e patrimonio di ARCI e delle associazioni federate. L’associazione ArciLesbica Associazione Nazionale, fondata nel 1996, definisce come proprie finalità nell’articolo 1 dello statuto approvato nel dicembre 2018 “combattere ogni forma di pregiudizio e di discriminazione nei confronti delle lesbiche e delle persone omosessuali e transgender, di rivendicare il riconoscimento e il pieno godimento dei loro diritti civili, di dare visibilità, sul piano politico, culturale e dei diritti, alle lesbiche e alle persone omosessuali e transgender, promuovendone l’affermazione e la diffusione della cultura”.

Ma visto e considerato che ArciLesbica Associazione Nazionale da anni ormai manchi di rispettare il proprio statuto e gli ideali che sono alla base della Federazione ARCI e ascoltate le persone Trans* presenti nei nostri direttivi e nelle nostre associazioni, la richiesta della cacciata ha così preso vita, “ai sensi del combinato disposto degli artt. 14 e 16 dello Statuto della Federazione ARCI il Collegio dei Garanti proponga al Consiglio Nazionale l’espulsione dalla Federazione ARCI dell’associazione ArciLesbica Associazione Nazionale per gravi violazioni delle norme statutarie della Federazione ARCI nonché dello Statuto e del codice etico di ARCI APS, e che conseguentemente ArciLesbica Associazione Nazionale, ai sensi dell’art. 5 dello Statuto nazionale di ARCI APS, sia diffidata dall’utilizzo in qualsiasi forma della denominazione ARCI all’interno del nome associativo“.

Così facendo, va detto, Arcilesbica potrebbe continuare liberamente e legittimamente a promuovere quelli che ritiene dei valori propri, ma non potrà più farlo a nome della più grande federazione associativa italiana, o utilizando il nome “ARCI”.

Ma una ventina di associazioni (NON Arci) si sono presto schierate al fianco di Arcilesbica, sottolineando come il loro sarebbe ‘femminismo’, e non transfobia: “Noi, associazioni e singole persone impegnate nella società civile, nel sindacato, nei collettivi del movimento delle donne e per i diritti umani e sociali, denunciamo l’aggressione in corso ai danni dell’Associazione ArciLesbica su facebook, scatenata per l’organizzazione da parte dell’associazione di un webinar di lancio della Declaration on Women’s Sex-Based Right, tacciata dagli haters di transfobia. Si tratta di una dichiarazione femminista internazionale, che sarà presentata domenica 31 Maggio da Sheila Jeffreys, una delle autrici, e che richiede di mantenere la distinzione tra la nozione di sesso e quella di identità di genere nelle politiche delle pari opportunità. La sostituzione dell’identità di genere al sesso infatti nuocerebbe alle politiche dedicate ai diritti delle donne, ad esempio conducendo a dati fuorvianti nelle ricerche sulla violenza domestica, i livelli retributivi, le carriere, l’accesso ai fondi statali. Le persone transessuali necessitano di politiche mirate e di risorse aggiuntive, non detratte da quelle già scarse riservate alle donne. Un’azione persecutoria va avanti da giorni contro ArciLesbica che viene paragonata al fascismo e fatta oggetto di minacce sessiste che tutti possono constatare, a cui si aggiungono minacce di stupro punitivo rivolte per iscritto a una socia dell’associazione. ArciLesbica non fa una politica transfobica ma femminista. Si valuti quello che scrive e non quello che le attribuiscono gli haters. Collaboriamo con ArciLesbica sui temi della uscita dalla prostituzione, della lotta alla mercificazione degli esseri umani, compreso l’utero in affitto, del diritto alla scelta del/la partner e contro la violenza. Chiediamo che gli attacchi cessino e che si ripristini la dialettica politica corretta“.

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

Lascia un commento

Per inviare un commento !