A Verano Brianza, zio e nipote andavano a caccia di uomini sulle chat gay, li incontravano, e derubavano.
Gli imputati sono un 54enne e 35enne, sotto processo presso il Tribunale di Monza, per un’accusa risalente al 2018, che risponderanno in aula alle domande della pm della Procura, Cinzia Citterio.
Stando alle testimonianze di una delle vittime, i due approcciavano i malcapitati sulla dating app Romeo – presentandosi come un certo “Luca” – e fissavano degli incontri notturni, nei pressi di un parcheggio isolato (a pochi chilometri dall’abitazione dello zio 54enne). “Mi aveva chiesto di passare da un fast food a prendere dei panini prima di raggiungere l’indirizzo indicato e così ho fatto” racconta una delle vittime, 45enne che il 7 Novembre 2018 aveva denunciato l’aggressione ai carabinieri di Calusco d’Adda. Appena scese dall’auto le vittime venivano minacciate dai due uomini, uno dei due armato di coltello. “Ci hanno detto di consegnare portafogli e telefono cellulare così non ci sarebbe successo nulla e sono scappati“.
Una delle testimonianze ha riconosciuto il volto dei due rapinatori, che attraverso le investigazioni hanno ricondotto a due telefoni cellulari utilizzati dai due aguzzini. Nonostante le prove evidenti, entrambi gli imputati – già indagati all’epoca, uno agli arresti domiciliari per precedenti penali, l’altro per sfruttamento della prostituzione – si dichiarano innocenti, affermando che a chattare sulle dating apps fosse un loro amico a cui prestavano il telefono di tanto in tanto.
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