L’ennesima minaccia omofoba di questi ultimi mesi arriva da Piacenza, con un giovane 28enne suo malgrado protagonista.
A denunciare l’ultima indecenza tricolore Davide Bastoni, presidente di Arcigay Piacenza. La vittima, assunta pochi mesi fa in una nota ditta locale come apprendista operaio, sarebbe stato pesantemente minacciato da un tutor, dichiaratamente discriminatorio nei suoi confronti: “Se sei gay ti investo con il muletto”, avrebbe minacciato l’uomo anche in presenza di testimoni, per poi continuare con un esplicito “sono etero e odio i culattoni”.
Il giovane, che non lavora più per la ditta in questione, ha rivelato ad Arcigay quanto avvenuto: “mi sono sentito minacciato e offeso semplicemente per quello che sono. Non è possibile che nel 2018 accadano ancora questi fatti e non si faccia nulla per evitarli. Alcuni giorni fa sono tornato in azienda per chiedere spiegazioni e denunciare i soprusi: inizialmente il Direttore non mi credeva, poi quando un collega coraggioso ha confermato la mia versione, allora il responsabile mi ha chiesto scusa. Non è stato facile, ma alla fine mi sono detto che qualcuno deve pure iniziare a denunciare queste discriminazioni”.
Davide Bastoni, Presidente di L’Atomo Arcigay Piacenza, ha voluto ringraziare il ragazzo “per il coraggio dimostrato nel denunciare ciò che è successo; a lui va la nostra vicinanza supporto. A noi non ci compete l’aspetto legale della vicenda, sarà F.B. a prendere eventuali decisioni in merito se lo ritenesse opportuno. Come associazione interessa segnalare come, purtroppo, ancora molti subiscono soprusi e discriminazioni sia sul posto di lavoro, sia in famiglia, ma non trovano la forza di denunciarli. Per questi motivi noi mettiamo a disposizione la nostra associazione a chiunque volesse aprirsi in merito a discriminazioni ricevute. Dispiace notare come stereotipi e ignoranza siano ancora presenti tra i cittadini anche a Piacenza. Ribadiamo la necessità di insegnare il rispetto e l’educazione sessuale nelle scuole come indicato dalla comunità scientifica internazionale, per accogliere le differenze anche in tema di orientamenti sessuali.
Vorrei infine sapere se possiamo contare sul Comune di Piacenza per la lotta a questo tipo di discriminazioni? Cosa intende fare il Comune di Piacenza per contrastarle?”.
Domande a cui la sindaca Patrizia Barbieri, Indipendente di centro-destra, non ha ancora replicato.
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Ha sbagliato a denunciare...doveva andare da un camorrista o un mafioso, pagarlo e far ammazzare chi lo perseguitava...tanto lo Stato italiano non mette in galera chi si macchia di omicidio, figuratevi un omofobo ! Se poi questo viene licenziato e lo aspetta fuori per massacrarlo di botte fino alla morte? E' inutile...in questo Paese o ti fai giustizia da solo, o subisci e ti fai addirittura ammazzare !
Se c'è un aspetto positivo in questa vicenda è il collega che non si è girato dall'altra parte senza preoccuparsi delle possibili conseguenze.
Un altro gay represo! Non c'è altra spiegazione
Per te e molti altri gay, sono tutti "repressi"...