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Dipendenti di un bar gay aiutano i manifestanti, ammanettati e terrorizzati dalla polizia – video

Ancora soprusi da parte della polizia ai danni di un bar gay nel pieno delle proteste USA contro il razzismo.

Dipendenti di un bar gay aiutano i manifestanti, ammanettati e terrorizzati dalla polizia - video - blazing saddle arrests 02 - Gay.it
2 min. di lettura

Dopo la sparatoria notturna di pochi giorni fa da parte della polizia contro alcuni dipendenti di un bar gay del Nord Carolina, ‘colpevoli’ di aver fornito acqua ai manifestanti in strada per dire basta al razzismo negli USA, un altro simile episodio è venuto alla luce.

L’omicidio di George Floyd da parte di un poliziotto ha infuocato l’America, con alcuni locali che hanno iniziato ad aiutare pacificamente e spontaneamente i manifestanti. È accaduto anche al The Blazing Saddle, locale LGBT che serve la comunità da quasi 40 anni. Alcune sere fa tre dipendenti hanno aiutato alcuni manifestanti con dell’acqua, ma successivamente sono stati fermati da agenti armati fino ai denti, costretti a stare in ginocchio, con le mani dietro la testa.

“Un pick-up bianco non marcato contenente numerosi ufficiali in tenuta antisommossa è arrivato sulla nostra strada”, hanno scritto i gestori del bar in un post su Facebook. Da quel momento è iniziato l’incubo, con tanto di video di sorveglianza diffuso on line. Pistole alla mano, gli agenti hanno identificato i 3 dipendenti e il coproprietario Bryan Smith, li hanno ammanettati e lasciati a faccia in giù sul marciapiede. I tre dipendenti sono stati trattenuti per oltre due ore, senza alcun tipo di cura medica. Sono stati successivamente rilasciati, e solo a quel punto hanno denunciato pubblicamente il tutto.

Non stavamo facendo assolutamente NULLA di sbagliato, ma hanno deciso di terrorizzarci, prendersi la nostra casa e persino arrestare la nostra famiglia per non aver fatto NULLA. DI. SBAGLIATO.

The Blazing Saddle aveva riaperto solo una settimana fa dopo essere stato chiuso a causa della pandemia da Covid-19. Quando alle 21:00 il coprifuoco ha preso forma, il locale ha iniziato a chiudere alle 20, per consentire ai dipendenti di poter tornare a casa. Ma l’incidente si è verificato a mezzanotte, solo e soltanto perché i dipendenti erano ancora nel locale a causa delle proteste, che erano durate tutto il giorno e tutta la sera.

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