Ospite di Francesca Fagnani a Belve, la conduttrice e icona lgbtq+ Alba Parietti si è sbottonata raccontando al pubblico alcuni aneddoti della sua vita privata e professionale, divertendo e divertendosi insieme a chi la stava ad ascoltare.
Un’intervista ricca di pathos nella quale le due interlocutrici hanno spaziato tra diversi argomenti. Si è andati dalle storie d’amore alle esperienze televisive, passando per la ritrovata popolarità e il cinema a “luci rosse”, per arrivare persino ai ritocchini estetici eseguiti nel corso degli ultimi anni.
“Negare che io sia popolarissima in Italia è ingiusto. Ho avuto una grande carriera, basta guardare Wikipedia per saperlo”, ha dichiarato Alba Parietti prima di aggiungere: “Ho un ego non proprio piccolissimo”.
Belve, Alba Parietti è un’icona gay?
Durante l’intervista a Belve, Alba Parietti si è espressa anche in merito all’appellativo di icona gay che negli anni le è stato attribuito e che lei ha sempre avuto cura di salvaguardare: “È vero, al contrario degli uomini eterosessuali che ad un certo punto decidono che sei vecchia, nel mondo omosessuale non hai tempo“.
Di fronte a Francesca Fagnani, la conduttrice di Non sono una signora ha parlato anche di sé e della sua trasformazione personale, avvenuta negli ultimi anni:
“Sono diventata più riflessiva. Ho capito che quando sei arrabbiata, fai male con le parole. La cosa più cattiva l’ho detta a mio figlio e non voglio ripeterla. Sono cose che forse un genitore non dovrebbe dire. È una cosa vecchia ma avevo avuto la volontà di umiliarlo. Ho fatto tanti errori perché sono una persona anche violenta verbalmente. Do molto e pretendo molto. Ho capito che non posso pretendere che gli altri ti diano quello che tu pensi dovresti ricevere”.
Alba Parietti, il film a luci rosse di Tinto Brass
Durante l’intervista, Alba Parietti ha avuto modo di tornare a parlare anche del film propostole da Tinto Brass e mai accettato: “Il film di Tinto Brass non potevo farlo, è stato un grandissimo regista ma non potevo accettare la sua sceneggiatura. Aprivo il copione e lo chiudevo perché mi arrossivano anche le orecchie. Mi offendevano”.
Al contrario, però, la celebre “tuttologa” – è lei stessa a definirsi così – ha elogiato il proprio operato in qualità di attrice nel film “Il macellaio” (1988) del regista Aurelio Grimaldi: “Il macellaio è stato un flop perché il pubblico si aspettava un porno. Invece è un film erotico ma d’autore. Il voyeurismo ti porta a voler vedere di più”.
Infine, durante la chiacchierata con Francesca Fagnani, Alba Parietti ha avuto modo di raccontare al pubblico anche il mutato rapporto con il proprio corpo: “Mi piace piacere e mi piace che il mio cu** sia piaciuto agli italiani. Che male faccio? Quello non l’ho mai rifatto, almeno quello. Ho rifatto il seno, la bocca. Il lifting sul quale ero indecisa? Non voglio dare certezze. Dicono che non bisogna mai ammettere niente”.
Insomma, un’intervista bollente che sicuramente non ha lasciato con l’amaro in bocca i fan della trasmissione.
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