BERLINO – Choc ed entusiasmo per il film in concorso ‘Suo fratello’ di Patrice Chéreau tratto da un romanzo di Philippe Besson che ha esaltato critica e pubblico alle prime proiezioni ufficiali, terminate con lunghissimi applausi e commenti molto positivi. La storia di due fratelli francesi che inizialmente si ignorano, uno etero e ammalato di una strana malattia tropicale simile all’Aids che può portarlo alla morte da un momento all’altro (Bruno Todeschini) e uno gay che vive con un uomo (Eric Caravaca) ha scandalizzato la platea per le scene di sesso gay esplicite e naturalistiche tra i due ragazzi sani e per insistiti primi piani su verruche, cicatrici, depilazioni, iniezioni e fleboclisi del fratello malato. La malattia li avvicinerà ma le incomprensioni e i litigi porteranno a conseguenze imprevedibili. “Ogni essere umano è fatto di occhi, faccia, sesso, corpo. Il corpo è molto bello, ve lo consiglio” ha dichiarato il regista. ‘Suo fratello’ è tra i favoriti per l’Orso d’Oro, già vinto da Chéreau per ‘Intimacy’.
Nella sezione Panorama è stato presentato un altro film che ha fatto scandalo, ‘Poco più di un anno fa’ di Marco Filiberti sulla storia di un pornodivo gay vissuto negli Anni ’90 che vuole adottare un ragazzino figlio di un’amica lesbica. Tra gli interpreti Urbano Barberini, Rosalinda Celentano, Francesca D’Aloja, Alessandra Acciai. “Il mio è un film sull’assoluta necessità di comprendere e amare qualsiasi tipo di esperienza esistenziale che non sia dannosa per il prossimo… Aver scelto una situazione trasgressiva e scomoda non ha nulla a che fare con uno specifico interesse verso la pornografia o l’omosessualità, ma vuole evidenziare l’interazione tra gli assi portanti dei nostri codici morali e sociali, così bisognosi di essere aggiornati” ha dichiarato il regista.
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