Atti osceni in luogo pubblico per clienti, tutti tra i 55 e i 70 anni, e prostituti, e sfruttamento della prostituzione per il gestore del cinema a luci rosse Moulin Rouge di Roma. E’ il risultato del blitz copiuto ieri dalla polizia della Capitale dopo molte segnalazioni ricevute dagli abitanti del quartiere.
"Quando siamo entrati nella sala – ha detto ai cronisti Maurizio Maggi, comandante Gruppo sicurezza sociale e urbana Polizia Roma Capitale – c’erano una trentina di uomini, alcuni dei quali intenti a prostituirsi. Per loro stessa ammissione, hanno chiesto soldi in cambio di prestazioni sessuali".
Al momento del blitz, sullo schermo si stava proiettando un film porno e alcuni presenti stavano facendo sesso all’interno della sala, motivo per il quale sono stati accusati di atti osceni in luogo pubblico. E mentre i clienti sono stati semplicemente identificati e, quattro di loro, denunciati, i prostituti (tre romeni, un italiano e un albanese) sono stati portati fuori dal cinema e caricati sui mezzi della polizia. Molti di loro hanno chiesto che il verbale non venisse recapitato a casa perché le rispettive famiglie non conoscono la loro abitudine a frequentare quella sala. Gli altri clienti del cinema sono stati sentiti come testimoni.
Stando ai racconti, gli incontri che si consimavano all’interno del cinema, ora sotto sequestro, erano di ogni genere: dal sado-maso, alla gang bang, al banale sesso "mordi e fuggi". Il tutto, a quanto pare, senza la minima prevenzione dato che gli agnenti non avrebbero trovato neanche un preservativo nella perquisizione. L’irruzione non è giunta inaspettata. Decine sono stati, nei mesi, gli esposti e le denunce degli abitanti della zona e gli agenti che hanno partecipato al blitz hanno passato diverso tempo in appostamenti fuori dall’anonima sala nei pressi di Viale Marconi dove, per 20 euro, si poteva fare sesso al riparo da occhi indiscreti.
I prostituti sostavano davanti al cinema in attesa di clienti da abbordare fin dall’apertura della sala che avveniva ogni mattina alle 10.30. Poi, una volta al sicuro da occhi indiscreti dentro la sala molti uomini "insospettabili" pagavano i ragazzi per una prestazione sessuale. Tra loro acuni che hanno confessato di essere sposati e di temere che le mogli venissero a sapere dell’accaduto e anche un ex colonnello dell’esercito in pensione che a fine blitz ha preteso la restituzione del costo del biglietto, dato che proprio non era possibile riprendere la visione del film interrotto.
(Foto: Leggo e CorriereTV)
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