Jake Gyllenhaal ha ricordato come Heath Ledger, indimenticato protagonista di Brokeback Mountain, chiese all’Academy di escludere il capolavoro di Ang Lee da qualsiasi sketch ‘ironico’. All’epoca, quando gli Oscar avevano ancora un presentatore, era tradizione ‘scherzare’ sui film con più candidature. Brokeback Mountain, già Leone d’Oro, era in corso per la statuetta più ambita, poi assegnata a Crash – Contatto Fisico, ma Ledger si impuntò, perché non c’era proprio nulla da ridere, dinanzi ad un film come quello sceneggiato da Larry McMurtry e Diana Ossana.
Ricordo che volevano fare un’apertura agli Academy Awards di quell’anno in cui avrebbero scherzato su Brokeback Mountain. Heath si rifiutò. All’epoca io ero un po’ un tipo da “Va bene, okay … qualunque cosa, è tutto molto divertente”. Ma Heath mi disse, ‘Non è uno scherzo per me. Non voglio fare battute a riguardo’.
Col senno poi, ammette ora Gyllenhaal, la posizione presa di Heath era non solo sacrosanta, ma soprattutto intelligente. I segreti di Brokeback Mountain vinse 3 Oscar (regia, sceneggiatura non originale e colonna sonora), 4 Golden Globe e 4 Bafta, oltre a decine di altri premi. L’estate scorsa Gyllenhaal aveva già ricordato come Ledger odiasse le battute sul film di Ang Lee.
Ci sono persone che mi hanno sfottuto o criticato per le battute che dico in quel film. Questa è una delle cose che ho amato di Heath. Non scherzerebbe mai su Brokeback Mountain. Quando qualcuno faceva battutacce, lui era tipo “No. Si tratta di una storia d’amore. Tutto qui, amico”.
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