Dopo settimane di furenti polemiche, picchetti e chiamate al boicottaggio internazionale, il Sultano del Brunei ha giorni fa ‘sospeso’ l’indecente nuovo codice penale che prevedeva la lapidazione per gli omosessuali.
George Clooney, primo divo di Hollywood a ribellarsi a questa barbaria chiamando al boicottaggio nei confronti dei 12 hotel occidentali del Sultano, ha però chiesto a tutti noi di non abbassare la guardia, perché quella ‘sospensione’ potrebbe presto sparire, facendo tornare il piccolo Paese del sud-est asiatico nell’incubo della sharia.
Via Deadline, Clooney è tornato a scrivere di proprio pugno: “Questo è un enorme passo avanti dopo un gigantesco salto all’indietro. Il Sultano ha promesso che i cittadini del Brunei non saranno giustiziati in quanto gay. Ha inoltre inviato un cruciale messaggio a Paesi come l’Indonesia e la Malesia, perché questo tipo di leggi hanno un costo. E il costo non è la gente che boicotta i loro hotel. Il costo è che le società e le grandi banche non faranno più affari con te. Il rafforzamento delle istituzioni finanziarie ha avuto un impatto enorme sull’intera vicenda. Detto questo, la legge per lapidare i cittadini del Brunei è ancora in vigore. Significa che non appena la pressione andrà a diminuire, potrebbero semplicemente ricominciare le esecuzioni. Quindi, in riferimento al boicottaggio, tutti dovrebbero fare ciò che ritengono corretto. Per quanto riguarda me e la mia famiglia, non la smetteremo fino a quando questa legge draconiana non sarà scomparsa dai libri“.
Non posso che esprimere tutta la mia ammirazione per George Clooney : sa bene , come tutti noi , che vale la battuta Manzoniana " adelante Pedro , con juicio " . Una volta che l'attenzione mediatica sarà distolta , tutto potrà tornare come prima e peggio di prima . Un poco come , fatte le debite proporzioni , è riuscito a Macron contro i Gilet Gialli. Si tratta di difendere la vita di tanti esseri umani come noi e non si può tenere certo un basso profilo o abbassare la guardia.