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Cinema e gay: a Roma si apre il Palazzo Yacoubian

Nel corso del RomeFilmFest, nella sezione Extra, viene presentato il film egiziano “Palazzo Yacoubian”, che in patria ha scatenato proteste e scandalo per via delle tematiche gay.

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ROMA – È stato presentato in questi giorni alla Festa del Cinema Palazzo Yacoubian, film diretto da Marwan Hamed che trasporta sul grande schermo l’omonimo romanzo (edito in Italia da Feltrinelli) scritto da Al-Aswani ‘Ala, uno degli esponenti di punta del movimento di opposizione egiziano Kifaya. Attraverso le vite parallele degli abitanti di un palazzo costruito al Cairo negli anni trenta, vite che scorrono una accanto all’altra senza mai incrociarsi, ci viene mostrato una rappresentazione critica della società egiziana, delle sue trasformazioni, delle sue ipocrisie, della corruzione, della violenza esercitata con la scusa del terrorismo, ecc. Tra queste c’è anche la storia di un giornalista gay, velato ma neanche tanto, che ha una storia con un militare. Un storia che nel romanzo aveva una consistenza assai maggiore e che ne nel pur essendo presente è stata un po’ asciugata. Nonostante questo in Egitto si è levata una protesta che chiede l’abolizione delle scene gay e oltre cento parlamentari hanno chiesto che la pellicola venga ritirata dalle sale. Uno degli attori, Khaled El Sawy, durante una trasmissione radiofonica è stato minacciato da un ascoltatore che gli ha detto: «Se la vedo per strada, la meno a sangue.»
«Siamo molto felici che venga presentato nel corso della festa del Cinema di Roma un film che tratta una storia d’amore gay.» Ha commentato Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, ricordando che il film è stato il clou della selezione del newyorkese Tribeca Film Festival, dove è stato proiettato a New York nella sala più grande (700 posti), che non è bastata. «L’omofobia, la discriminazione contro le persone lesbiche e gay si combatte anche e soprattutto attraverso la cultura, i libri e il cinema – ha aggiunto Marrazzo – ci auguriamo che questo film possa suscitare un dibattito sulle famiglie omosessuali nel nostro paese e in Egitto dove le autorità politiche e la legge condannano duramente l’omosessualità.» Il film verra’ proiettato ancora il 20 al Metropolitan (ore 21,30) e il 21 al Sinopoli (ore 19).
(Roberto Taddeucci)

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