Sarà presentato in anteprima nazionale nel corso del 36esimo Torino Film Festival l’atteso Colette di Wash Westmoreland, biopic su una delle figure femminili più rivoluzionarie del ‘900.
La storia di Sidonie-Gabrielle Colette, l’autrice più innovativa e spregiudicata della Belle Époque parigina, interpretata dalla divina Keira Knightley, in odore di nomination agli Oscar. Nata e cresciuta in un piccolo centro della campagna francese, Colette arriva nella Parigi di fine Ottocento dopo aver sposato Willy, un ambizioso impresario letterario. Affascinata dalla vivacità intellettuale dei salotti della capitale e spinta a scrivere dal marito, Colette riprende i suoi scritti di scuola e dà alla luce una serie di libri pubblicati con il nome di Willy. I romanzi diventano ben presto un fenomeno letterario e la loro protagonista – Claudine – un’icona della cultura pop parigina, oltre che un simbolo di libertà femminile. Mentre cresce insieme alla sua Claudine, diventando sempre più consapevole di se stessa, Colette decide di porre fine al suo matrimonio e inizia una battaglia per rivendicare la proprietà delle sue opere e guadagnare la sospirata emancipazione sociale.
Ad indossare gli abiti del marito Dominic West, con Wash Westmoreland, regista di Still Alice, in cabina di regia ma senza l’amato marito Richard Glatzer, deceduto nel 2015. La storia dell’emancipazione di un’icona, in un’accurata ricostruzione della sfrontata Belle Époque, che arriverà nelle sale d’Italia il 6 dicembre, distribuita da Vision Distribution.
Mito nazionale in Francia candidata nel 1948 al Premio Nobel per la letteratura, Colette è stata la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere i funerali di Stato. Icona queer, Sidonie-Gabrielle ebbe uno dei suoi più celebri rapporti lesbo con l’androgina Mathilde de Morny (Denise Gough).
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