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Coppia LGBT e animali domestici: come migliora la relazione?

Avere un animale in casa aumenta le tensioni nella coppia o rinforza la relazione?

coppia lgbt
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Quanto conta la presenza di un animale domestico in una coppia LGBT? Secondo uno studio, moltissimo. Infatti, i due terzi delle coppie intervistate dai ricercatori hanno confermato che la presenza di un cane o di un gatto rende la coppia più unita. Migliorando quindi la convivenza e la relazione stessa. Lo studio è stato condotto dal sito Rover.com, in cui si spiega come hanno esaminato il comportamento dell’animale domestico con i proprietari, mostrando nel 56% di casi anche un aumento del tempo passato assieme tra i due componenti della coppia.

In alcuni casi, inoltre, le coppie (omosessuali come etero) si accordano prima su chi si occuperà dell’animale, nell’eventualità che la relazione finisca. La percentuale delle coppie LGBT che ha immaginato questo scenario arriva al 21%, nelle coppie etero invece si ferma al 12%. Ma questo punto è più importante di quanto sembra, perché anche un cane che si trova senza uno dei due proprietari può vivere diversi disagi, proprio come se fosse il figlio della coppia appena scoppiata. A confermarlo è Louise Glazebrook di Rover.com. Il ricercatore ha esaminato anche questo fattore, consigliando infatti di trovare un accordo equo che soddisfi tutte le parti coinvolte (i due della coppia e l’animale).

Un cane o un bambino nella coppia LGBT?

Ma un animale domestico compensa l’assenza di un figlio? Forse, ma non si può vedere un cane come sostituto di un figlio, qualsiasi sia l’orientamento sessuale della coppia, bensì come un semplice membro della famiglia (o almeno si spera). Figli e animali a parte, avere un cucciolo all’interno di una coppia, mostra ancora lo studio, aiuta la coppia LGBT stessa a prepararsi all’arrivo di un proprio figlio. A confermare questo punto è quasi la metà degli intervistati.

In Italia, dove le coppie LGBT non possono adottare se non in casi eccezionali e ricorrere alla GPA è illegale o altamente dispendioso (se si fa all’estero), avere un cucciolo di cane o di gatto da accudire quindi sarebbe un facile compromesso per avere un terzo membro nella famiglia. Almeno fino a quando la politica non farà il suo corso e sperando che il “membro peloso” non venga ora classificato come un intralcio.

Ma avere un animale, nella vita di coppia, non è sempre un bene. In pochi casi (il 17%) la presenza di un animale domestico ha comportato un calo della vita sessuale. In effetti, diventa difficoltoso fare l’amore quando si è divisi dal proprio cane che dorme beato!

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