In Costa Rica arriva il matrimonio egualitario: sarà il primo paese centroamericano ad aprire le nozze alle coppie gay.
Con una sentenza storica la Corte Interamericana dei Diritti Umani ha risposto all’interrogazione sul matrimonio egualitario inoltrata dal governo della Costa Rica, affermando che “Il Paese deve riconoscere e garantire tutti i diritti che sono derivati da un legame famigliare tra persone dello stesso sesso”.
La decisione riguarda anche i diritti delle persone transgender, a cui viene riconosciuta la possibilità di cambiare nome e sesso sui documenti. Ora spetterà al governo della Costa Rica decidere in che forma introdurre questi cambiamenti nel proprio ordinamento, la Corte ha riconosciuto anche la possibilità per l’esecutivo di agire attraverso decreti, affinché il riconoscimento dei diritti per le persone LGBT venga attuato nel modo più rapido possibile.
La Corte Interamericana, istituita nel 1979 a San José, ha il compito di monitorare e rafforzare i diritti umani nei paesi sudamericani. La Costa Rica è oggi l’unico paese che considera le sentenze della Corte preminenti rispetto al proprio diritto nazionale, che tuttavia sono legalmente vincolanti anche per altri 19 paesi dell’America Latina.
Questa sentenza dunque potrebbe avere un effetto a catena sulle istanze della comunità LGBT in tutti gli altri paesi dell’America Latina dove non esistono riconoscimenti per le coppie dello stesso sesso, in particolare nell’area centroamericana, ancora oggi fortemente religiosa.
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