Forse il buon Davide Riva non si sarà esibito spessissimo nei gay club, ma certo è che l’happy sound targato Rivaz è da sempre una costante della nightlife disco-gaia dell’ultimo decennio… “Chi vorrei remixare? Madonna!” ha detto in più di un’intervista e questo chiarisce subito la sua affinità con il gusto dancefloor del pubblico GLBT.
Il tuo nome è indissolubilmente legato a celeberrimi progetti eurodance dei Novanta come Whigfield, J.K. o Dhany.. a quale resti più affezionato?Sicuramente Whiggy, un progetto dal sound molto originale e creativo. Potrei raccontarti della nascita di “Saturday Night”, un disco creato in poche ore ma con i risultati eclatanti che ben conosci… I veri successi, di solito, si creano in un attimo!
A oltre un anno di distanza dalla pubblicazione del singolo “Mama” targato Housefeller – sigla de “Le Iene” su Italia Uno – tutto questo successo crescente a cosa credi sia attribuibile?E’ un genere che funziona sempre, soprattutto all’estero… Sicuramente molto del merito va al sapore della melodia che è davvero molto cantabile…anche per chi non sa l’inglese! E’ sorprendente che sia apprezzato dal pubblico da quasi un anno!
Proprio così, e a dimostrazione che l’orecchio gaio non sbaglia mai, già l’estate scorsa “Mama” impazzava tra le colonne sonore della Scuola di Ballo dell’estate versiliana del Mama Mia! Secondo te perché le tue canzoni negli anni sono state tanto apprezzate dalla gay people?
Il popolo gaio ha da sempre dimostrato una sensibilità spiccatamente maggiore in tutti i settori artistici, a partire dalla Moda per arrivare alla Musica e alle forme d’arte visive come il Design,
quindi presumo abbia un miglior feeling per quanto riguarda il prevedere e apprezzare i successi.
Rivaz & Housefeller hanno in programma di esibirvi in club gay friendly?
Ora come ora non ancora ma…se qualche locale ci vuol chiamare siamo sempre pronti!
A parte le diverse attività musicali da solisti che impegnano me e tutti i membri del gruppo, da Cheryl ad Alessio e Nicola, come gruppo siamo presenti al Summer Live Tour di Radio Bruno, nelle piazze emiliane e toscane, e dopo l’estate con l’uscita del nuovo singolo “Live Your Life” continueremo la promozione nei club.
Quali sono le cantanti migliori con le quali hai lavorato?La lista è lunga, te ne cito alcune delle più brave: ho lavorato con Ivana Spagna, una vera artista a 360 gradi, che scrive, canta e produce; ho avuto in studio con me anche Jenny B., la voce più potente che abbia mai sentito; e ancora Cheryl Porter, interprete di “Mama”, una voce molto forte e calda..
Jenny B ha cantato “Love Is The Music” in diverse situazioni gay, cosa ricordi della realizzazione di quel pezzo?
Ripeto, Jenny ha una voce tanto potente da dover abbassare continuamente il compressore sul microfono durante la registrazione!
Cheryl Porter, oltre a “Mama”, ha vocalizzato parecchie club hit che spopolano sulla scena house, qual è la forza della sua voce?Sicuramente una voce 100% black: caldissima, parecchio potente e ovviamente con una pronuncia perfetta…è di Chicago!
Cosa pensi della partecipazione di Jenny B. e Spagna a Music Farm dello scorso anno?Devo essere sincero? Io non ci sarei andato…..
Da dove trai ispirazione per le tue melodie e come prende corpo il suond delle tue produzioni?
Si parte sempre da un idea che nasce spontaneamente, magari camminando per strada, poi in studio si realizza il demo e se poi piace si arriva alla produzione definitiva.
La nightlife gay è tanto trasgressiva come è comune pensare?Non più di tanto.
Un messaggio ai lettori?
Cari amici di Gay.it, scrivo e produco musica da 16 anni e amo da impazzire questo lavoro…grazie per avere ballato la mia musica!
di Gian Luca Pacini
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