Da anni dichiaratamente lesbica, e da allora tra le attrici più attive di Hollywood nel contrasto all’omotransfobia e nella lotta per i diritti LGBT, Ellen Page ha pubblicato un lunghissimo sfogo Facebook, centrato ovviamente sullo scandalo molestie che ha travolto la Mecca del Cinema.
L’ex diva di Juno ha puntato il dito contro Brett Ratner, nelle scorse settimane già pubblicamente accusato di molestie da altre attrici, con cui lavorò nel lontano 2006 sul set di X-Men – Conflitto finale, Si trattava della prima vera esperienza hollywoodiana della Page, giovanissima e vittima di atteggiamenti omofobi da parte del regista.
“Prima di iniziare a girare X-Men – Conflitto finale – avevo diciott’anni -, guardò una donna della crew che era accanto a me, puntò il dito contro di me e disse ‘dovresti scopartela cosi capirebbe che è gay’. “Ero una giovanissima donna che non aveva ancora capito chi fosse. Sapevo che ero gay ma, per intenderci, ancora non lo sapevo. Mi sono sentita violata. Ho guardato in basso, non ho detto una parola né guardato nessun’altro. Quest’uomo, che mi aveva ingaggiata, aveva iniziato il mese prima delle riprese con questa uscita orribile. Mi ricordo anche di una donna che passò davanti al monitor sul set e lui fece dei commenti sulla sua vagina”. “Un giorno litigai con Brett. Insisteva nel farmi indossare una t-shirt con scritto ‘Team Ratner’. Dissi di no, ma insisteva. Cosi gli ho detto ‘non sono nel tuo team'”. “Quel giorno i produttori vennero al mio camper dicendomi che non potevo parlargli in quel modo. Mi rimproverarono ma non cacciarono o punirono quell’omofobo. Ero un’attrice misconosciuta. Avevo diciott’anni e non sapevo come difendermi“.
Una denuncia in piena regola, quella della Page, poi esplosa grazie a Juno, tornata sul set dei mutanti nel 2014 con X-Men – Giorni di un futuro passato e a breve nei cinema d’Italia con Flatliners – Linea mortale.